Hasami di Nicholas Tolosa nella collezione del Cam Museum di Casoria.

Entra a far parte della collezione del CAM Museum un’opera dell’artista Nicholas Tolosa, lavoro integrante del suo progetto Nafricapoli. Il dipinto, che misura 108x123cm, dal titolo “Hasani”, sarà collocato in modo permanente all’interno degli spazi museali.

Testo di Roberto Sottile

Da una parte la memoria, la nostra storia e la nostra identità, dall’altra la nostra quotidianità, fatta di piccole cose, che diventa un grande palcoscenico dove incontrarsi, dove portare in scena pregi e difetti. La poetica dell’artista Nicholas Tolosa è la precisa sintesi di questi due percorsi. Memoria da tramandare, presente da raccontare. Il risultato sono delle opere-simbolo che diventano testimonianza di tante storie; racconti collettivi che diventano una sola voce, che l’artista attraverso la sua pittura traduce in scene, in reinterpretazioni, in omaggi alla storia della sua terra.

La maschera Hasani, fa parte del ciclo Nafricapoli, un progetto ambizioni e molto importante di Nicholas. Ancora una volta l’artista si interroga sulla società, e la maschera diventa un pretesto per osservare il mondo con occhi disincantati, con lo sguardo vero, e spesso severo. Come tutta la produzione di Nicholas, l’opera rispecchia perfettamente lo stile pittorico della sua ricerca. I colori utilizzati sono il bianco, il grigio e il nero, nelle loro diverse gradazioni. Una tavolozza monocroma che sulla tela di juta di 108×123 cm dialoga con lo spazio e con i vuoti di una superficie completamente nera, dalla quale la maschera Hasani emerge, quasi come a voler riconquistare la luce, dopo essersi bagnata di colore.

La ricerca e la tecnica di Nicholas Tolosa, ci invita riflettere su una serie “Nafricapoli” fortemente evocativa costruita attraverso l’idea di un messaggio di accoglienza ma anche di convivenza tra due culture, due popoli, quello napoletano e quello africano, che nella città di Napoli convivono. Hasani diventa così l’invito alla convivenza tra popoli, alla conoscenza delle tradizioni, ma anche alla volontà di superare le diversità, accoglierle come un dono da custodire, da comprendere e tramandare.

La maschera Hasani è realizzata da Nicholas seguendo la sua poetica del segno, cioè una pittura di colore monocromo, di velature, di semplici ed elementari tratti e pennellate, che ci restituiscono tutta l’immediatezza del racconto. Hasani diventa così una maschera-simbolo, un altare pagano che celebra questo incontro di fede e culture, di storia e presente che ogni giorno si rinnova.

Per l’artista la pittura non è altro che uno stratagemma, per tradurre in immagine, un messaggio che appartiene al presente che stiamo vivendo, ma appartiene anche a tempi lontani dove ancora la parola inclusione e socialità non esisteva.

Le maschera di Tolosa diventano simboli di una umanità che nonostante la frenesia del tempo contemporaneo riesce ancora a ritrovarsi, a sperare, a guardare al futuro a capire che nonostante le nostre diverse esperienze, siamo uomini e donne che appartengono al mondo

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