Jean-Michel Jarre firma la colonna sonora di Amazônia di Salgado.

Il pionere della musica elettronica JEAN-MICHEL JARRE ha realizzato e inciso una composizione musicale di 52 minuti per “Amazônia”, il nuovo progetto del pluripremiato fotografo e regista Sebastião Salgado per la Philharmonie De Paris.

La colonna sonora è disponibile da oggi, venerdì 9 aprile, nella normale versione stereo in formato CD, VINILE e DIGITALE (https://amazonia.lnk.to/JeanMichelJarre) e in una speciale versione binaurale, che si può ascoltare in digitale e in una 5.1 Surround Sound Version grazie ad un codice di download inserito all’interno della versione CD e VINILE.

La versione binaurale offre all’ascoltatore un’esperienza sonora davvero spettacolare e immersiva. Mentre il suono stereo offre un suono direzionale dell’orecchio sinistro/destro, l’audio binaurale, ascoltato in cuffia, crea un’esperienza audio surround 3D, più simile alla percezione uditiva umana. Questa versione di “Amazônia” è stata appositamente mixata in modo che l’ascoltatore si senta proprio nel cuore della foresta.

 

‘Amazônia’ è una mostra immersiva incentrata sull’Amazzonia brasiliana e composta da più di 200 opere di Salgado, che per sei anni ha viaggiato nella regione, fotografando la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano. L’esposizione, composta per la maggior parte da opere del tutto inedite, invita a vedere, ascoltare e riflettere sul futuro della biodiversità e sul posto che gli essere umani occupano all’interno del mondo degli esseri viventi.

 

La composizione creata da Jean-Michel Jarre immergerà i visitatori della mostra in un mondo sinfonico che riproduce i suoni concreti della foresta, grazie all’utilizzo di strumenti elettronici e orchestrali uniti a suoni naturali della vita reale.

 

«Volevo evitare l’approccio etnomusicologico o di creare della musica di sottofondoJean-Michel Jarre racconta in merito. Nella foresta amazzonica c’è la cultura del nomadismo: spostarsi da un luogo all’altro, dall’oscurità alla luce, da una dolce quiete a una minaccia latente, avanzare lasciandosi alle spalle la realtà per sprofondare nel potere dei riti e dei sogni. Ho costruito questa colonna sonora come fosse una cassetta degli attrezzi composta da diversi oggetti sonori, con l’idea di attraversare questi diversi elementi organici, naturali, etnici, orchestrali ed elettronici, che uno potrebbe incontrare solo vagando in una foresta per poi lasciarsela alle spalle, come tracce temporanee di un tempo e di uno spazio che non hanno fine»

 

Nominato ambasciatore dell’UNESCO nel 1993, JEAN-MICHEL JARRE è coinvolto in molti progetti riguardanti la tolleranza e il pluralismo culturale, oltre che la difesa della natura e dell’ambiente. Per il progetto “Amazônia”, ha collaborato attivamente con il team scientifico del Museo Etnografico di Ginevra (MEG) per ricreare il più fedelmente possibile l’identità sonora della foresta e delle persone che la abitano.

 

Spiega Jean-Michel Jarre: «Per rappresentare l’eterna presenza umana in questo grande oceano verde, ho selezionato un esclusivo materiale sonoro dai preziosi archivi del Museo Etnografico di Ginevra, impareggiabile per timbro e potenza onirica. Ho composto “Amazônia” tutta in una volta, trascorrendo giorno e notte lasciando scorrere in loop queste foto davanti a me, immergendomi in questa immensità, familiare e misteriosa, serena e inquietante, potente e vulnerabile … Questa droga fatale che crea dipendenza: la foresta di Sebastiao Salgado».

 

La mostra “Amazônia” verrà inaugurata il 20 maggio alla Philharmonie de Paris, per poi arrivare in tutto il mondo: da Parigi a San Paolo, passando per Rio de Janeiro, Roma e Londra. Verranno presentante oltre 200 opere tra fotografie e film che includono testimonianze di personalità indigene sulla necessità di salvare la loro cultura e il loro ambiente.

 

Prossime esibizioni della mostra “Amazônia” (date in aggiornamento):

PARIGI (Francia) – Philharmonie de Paris

ROMA (Italia) – MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

SAN PAOLO (Brasile): SESC Pompeia

RIO DE JANEIRO (Brasile): Museu do Amanhã (Museo del Domani)

LONDRA (Regno Unito): Science Museum (Museo della Scienza)

 

 

SU JEAN-MICHEL JARRE

JEAN-MICHEL JARRE, compositore, artista, produttore, visionario, innovatore e ambasciatore culturale francese, è riconosciuto in tutto il mondo come uno dei pionieri della musica elettronica. Il suo approccio innovativo alla produzione visiva e altamente tecnologica della musica elettronica ha spianato la strada per la diffusione di questa cultura che è stata divulgata in tutto il mondo attraverso rinomati festival.

 

L’attuale catalogo di Jean-Michel Jarre comprende 21 album in studio e ha generato vendite di oltre 85 milioni di album in tutto il mondo. Jarre ha anche stabilito diversi record, entrando nel Guinness dei Primati grazie all’eccezionale partecipazione del pubblico ai suoi concerti in diversi ed emblematici luoghi di tutto il mondo: 1milione a Parigi in Place de la Concorde (1979), 1.3 milioni a Houston, Texas (1986), 2.5milioni a Parigi – La Défense (1990), 3,5 milioni a Mosca (1997). Durante la sua carriera Jarre ha performato in alcuni dei più eccitanti ed emblematici luoghi di tutto il mondo: è stato il primo musicista occidentale ad essere stato invitato a esibirsi nella Cina post-Mao, e ha anche suonato in luoghi come le Grandi Piramidi d’Egitto, il deserto del Sahara, la Torre Eiffel e il Mar Morto.

 

Nel 2017 Jarre ha ricevuto una nomination ai Grammy Awards per il suo progetto “Electronica” (Pete Townshend, Moby, Air, Armin van Buuren, 3D / Massive Attack, Hans Zimmer, Edward Snowden, Lang Lang …). L’acclamato album si è trasformato in uno spettacolare tour dal vivo globale, che si è concluso con l’esibizione al festival Coachella.

Jarre è da tempo ambasciatore dell’UNESCO per l’istruzione, la scienza e la cultura, difensore incondizionato dell’ambiente e vincitore della Stephen Hawking Medal per la comunicazione scientifica.

JEAN-MICHEL JARRE è sinonimo di leggenda poiché continua a esplorare nuovi orizzonti con ogni suo brano e ogni performance dal vivo. In un epoca in cui la tecnologia è in prima linea in tutto ciò che facciamo, Jarre parla del presente come “del più emozionante momento per fare musica”.

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