La Campania enogastronomica premiata in Senato

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Venerdì 9 maggio 2025, sarà stata sicuramente una giornata memorabile per diversi esponenti del settore enogastronomico campano recatisi a Roma per una convocazione ufficiale davvero singolare.
A Palazzo Giustiniani infatti, sede del Senato della Repubblica, presso la celebre Sala Zuccari, si sono riuniti i vertici del Comitato del Premio Internazionale di Venezia, rappresentato da diversi esponenti, specializzati nelle più svariate branche, e dal presidente Sileno Candelaresi, operativo nel segmento “Golden Lion” dedicato alle eccellenze del Made in Italy.
Dopo la moderazione di Luz Adriana Sarcinelli, tra l’altro vice presidente del Leone d’Oro, e grazie all’organizzazione di Concetta Bianco, vice presidente del contest premiante “Golden Lion Chef”, è stata officiata una giornata davvero memorabile che, dopo il dibattito dei vari convenuti e relatori, si è conclusa con le premiazioni di diverse personalità, eccellenti in vari campi delle attività umane, raggiunti dall’ambita statuetta del leone alato di Venezia, sia nella versione aurea che d’argento, unitamente ad altri riconoscimenti e premi.
Tra i primi a ricevere il Leone d’Oro Sergio Rastrelli, senatore della Repubblica, a cui sono seguiti prefetti, medici, ricercatori, artisti, registri cinematografici, cavalieri del lavoro, giornalisti, attivisti nel volontariato e per la salvaguardia della vita umana in mare.
Particolarmente, Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, della ormai pluripremiata pizzeria Burger & Pizza di Nocera Inferiore, hanno ricevuto la nomina a Cavaliere della Cucina Italiana nel Mondo e il riconoscimento al merito per l’impegno profuso in ambito gastronomico, per aver apportato innovazione nel mondo della pizza e aver reso, nell’arco di un decennio, il loro locale un punto di riferimento per artigiani del gusto, produttori di eccellenze agroalimentari e intenditori.
A dimostrazione della rinomanza di tale investitura e riconoscimento è il caso di rammentare che ne sono stati insigniti personaggi, in tempi recenti, come Franco Pepe, Iginio Massari e persino Matteo Lorito, magnifico rettore dell’Università di Napoli “Federico II”.
In maniera del tutto inaspettata è stato menzionato dal presidente Candelaresi anche Gaetano Cataldo, il quale è stato insignito del riconoscimento al merito: è la prima volta nella storia del Gran Premio Internazionale di Venezia che a un sommelier vengono riconosciuti i suoi meriti sul campo. In quanto a giornalista enogastronomico, fondatore di Identità Mediterranea, associazione culturale impegnata alla valorizzazione del territorio, a Gaetano Cataldo è stata attribuito il riconoscimento al merito per il suo impegno di comunicatore, sensorialista in vari ambiti, innovatore, grazie alla creazione della prima bottiglia celebrativa di una capitale idella cultura, e per la sua ventennale carriera di sommelier indipendentista, come d’altronde riconosciutagli con la nomina a miglior sommelier dell’anno al Merano Wine Festival.
Lo stesso Cataldo, oltre alla pergamena, ha ricevuto una targa di riconoscimento speciale al merito del Gran Premio Internazionale di Venezia con il patrocinio della Regione Veneto e della Città di Venezia.
Sono stati chiamati sul palco altri protagonisti eccellenti dell’enogastronomia, a stragrande maggioranza Campana: i fratelli Giugliano, alla guida del ristorante Mimì alla Ferrovia, Giuseppe Scicchitano dell’omonimo ristorante in via Foria e Ciro Scognamillo della celebre pasticceria Poppella, sono stati premiati con menzioni, riconoscimenti al merito e l’ingresso nel cavallierato della Cucina Italiana, decisamente un riconoscimento che si lega in particolar modo alla volontà del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare di ottenere la Cucina Italiana diventi patrimonio immateriale Unesco, anche grazie al contributo del team del Leone d’Oro e di altri enti istituzionali.
Verso il termine delle attività, Cataldo ha donato una magnum celebrativa di Mosaico per Procida al presidente Candelaresi. Durante il buffet, appositamente allestito per gli ospiti e i premiati, grande è stato l’interesse del pubblico e della stampa verso i ragazzi del Wip di Nocera Inferiore, reduci del successo di Tuttofood a Milano, i quali hanno potuto raccontare quanta avanguardia di pensiero vi sia in Campania sull’esecuzione della pizza e sul modello di impresa ristorativa, ricordando quanti prodotti agroalimentari a denominazione di origine e quante primizie vi siano in questa terra che ha decisamente ancora tanto da dire.
Con tali prestigiose iniziative, il Gran Premio Internazionale di Venezia, attraverso il suo direttivo, vuole affermare a gran voce che esiste un’Italia che lavora, si impegna con coraggio e dedizione, creatività e amore territoriale, un’Italia fatta di persone che amano il proprio mestiere e che attraverso di esso trasmettono un messaggio di speranza e pace, tale da persuadere le future generazioni a restare e investire nel loro Paese.

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