Miserere _ Cantare la Passione di Carlo Faiello con Isa Danieli 1 aprile a cura di Domus Ars.

Il 1 aprile, giorno di Giovedì Santo, alle ore 20.00.
Isa Danieli nel ruolo della Madonna e, accanto a lei, 5 grandi voci napoletane come
Antonella Morea, Patrizia Spinosi, Fiorenza Calogero, Elisabetta D’Acunzo e Marianita Carfora.
Nel cast anche il Quartetto Santa Chiara: Giuseppe Di Colandrea al clarinetto; Antonello Grima al violoncello;
Pasquale Nocerino al violino; Franco Ponzo alla chitarra.
Testi e Musiche Carlo Faiello.

Disegno Luci Sebastiano Cautiero
Elementi Scenici Bruno De Luca
Fotografia Luigi Vaccaro
Ingegneri del Suono Gianni Ruggiero e Lello De Luca
Regia Roberto Bontà Polito

Il musicista partenopeo ha condotto una serie di ricerche su parte del repertorio musicale para-liturgico di tradizione orale della regione Campania focalizzandosi sui canti e le liturgie nel Cilento Antico, Zona Vesuviana, Terra di Lavoro, Costiera Amalfitana.
Un flusso sonoro di “canto sacro”, di materia linguistica dialettale e non, di musica etnica, di modalità lessicali e gestuali carico di significati e di stratificazioni. A ciò si aggiungono le composizioni originali di Faiello. “Ho immaginato uno spettacolo sulla religiosità popolare, una Passione laica che proviene dalle antiche processioni e cerimonie del Sud Italia. Isa Danieli è la Madonna, straziata dal dolore per il figlio in croce. L’attrice rappresenta la condizione degli umili, sottomessi e umiliati dal potere dominante. Un dramma cantato e recitato in forma dialettale che raccoglie idiomi diversi della Campania”, dice Carlo Faiello.
L’interpretazione drammaturgica di Isa Danieli nei panni della madre di Cristo è quella sofferente di ciascuna mamma dinnanzi alla morte del proprio figlio. Lo strazio e la tragedia sono messi a nudo anche attraverso il canto e la voce dell’artista. “E’ sempre una grande emozione essere chiamata nei giorni delle sacre rappresentazioni della settimana santa. Mi capitò anni fa il venerdì Santo ad Asti. Ci spostavamo di contrada in contrada. Fu bellissimo. Ma qui a Napoli è diverso, perché il dolore di Maria per la morte del Figlio ha radici profonde, quasi pagane, di un rito popolare dove lo strazio di quella madre ha la forza dirompente di una lingua straordinaria che è il napoletano. Un dolore cantato, gridato, danzato, che racconta la sofferenza universale di tutte le donne a cui viene sottratto il figlio”, dice Isa Danieli.
Tra i pezzi cantati dall’attrice ci sono: “Rose e spine”, “Sento l’amato Figlio”, “Sona ca sceta”.

Link dell’evento:

https://www.facebook.com/DomuArsCentroDiCultura

 

“Evento realizzato con il contributo della Regione Campania L.R. n.6/2007”.
Info:
DOMUS ARS CENTRO DI CULTURA
VIA SANTA CHIARA 10C NAPOLI
infoeventi@domusars.it – 081 3425603

Advertisements