PostDigital Bodies, mostra-workshop all’Officina Vanvitelli (Belvedere di San Leucio).

Mercoledì 20 Ottobre dalle ore 10.30 alle ore 16.30 gli spazi delle storiche seterie del Belvedere di San Leucio (Caserta), sede dell’Officina Vanvitelli, ospiteranno una mostra/workshop dal titolo evocativo “PostDigital Bodies”.

L’iniziativa rappresenta il culmine dei risultati dello studio “Post Digital Manufacturing Processes. Body Hacking for Productive Systems” (Trad: Processi di produzione postdigitale. Il Body Hacking per i Sistemi Produttivi), finanziata dall’Università Luigi Vanvitelli nell’ambito del Programma V:alere 2020, uno strumento di valorizzazione e promozione delle attività di Ricerca rivolto soprattutto ai giovani,  all’Internazionalizzazione, all’implementazione delle Grandi Attrezzature, all’Open Access e alla Ricerca multidisciplinare. In quest’ultimo versante va ricondotto l’obiettivo del progetto esposto nel contesto della mostra, orientato alla sperimentazione di processi postdigitali e alla promozione di una cultura transdisciplinare del design, tesa a nuove prospettive e pratiche dell’industria contemporanea.

Il progetto assegnato all’architetto e ricercatrice Michela Musto vede il coordinamento scientifico di Patrizia Ranzo e Chiara Scarpitti e annovera al proprio interno professionisti del computational design e dell’infografica tra i quali la stessa Michela Musto, Flavio Galdi, Michela Carlomagno, Claudio Leone, Gabriele Pontillo, Patrizia Ranzo, Giulia Scalera, Chiara Scarpitti, Rosanna Veneziano. L’evento si aprirà con i saluti istituzionali di rito di Luigi Maffei, ProRettore Innovazione Informatica e Tecnologica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”; a seguire in ordine di apparizione ci sarà l’intervento di Lucia Altucci, Delegata per la Ricerca; le considerazioni di Ornella Zerlenga, Direttrice del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale; il commento di Patrizia Ranzo, Presidente CdL in Design per l’Innovazione; il profilo  internazionale di Francesca Valsecchi, Associate Professor Ecology and Cultures Innovation Lab Fablab “Tongji University Shanghai”. Chiuderà questa prima parte Chiara Scarpitti, Responsabile Scientifico del Progetto.

Il percorso espositivo si articolerà in due sale, esplorabili lungo una serie di esperienze interattive sviluppate su più livelli: attraverso l’ascolto di otto video lectures tratte da dialoghi con ospiti internazionali, con il coinvolgimento in processi critici aperti e la costruzione di infografiche, la partecipazione diretta alle prove sui materiali nonché alle indagini digitali. A partire dall’analisi critica di 50 casi studio che hanno posto l’accento sul concetto di ibridazione tra tecnologie e software (come la stampa 3D, le Brain Computer Interfaces, l’augmented reality, i dati parametrici e le reti GAN di intelligenza artificiale) la mostra/workshop intende approfondire la natura dicotomica del rapporto esistente tra fisico e digitale, corpo interno e corpo esterno, design speculativo (fautore di nuovi interrogativi sul futuro sociale, culturale e ambientale dell’uomo) e design funzionale al fine di delineare prospettive innovative rimaste finora inesplorate nell’ambito della ricerca in tale campo.

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