Suggestioni all’Imbrunire, doppio appuntamento al Parco del Pausilypon venerdì 3 e sabato 4 con il Requiem di Jommelli e le Danze di Dioniso.

La rassegna “Pausilypon – Suggestioni all’imbrunire” con la direzione artistica del maestro Carlo Faiello prosegue con un doppio appuntamento per il primo week end di settembre:

venerdì 3 settembre 2021 ore 18,30 REQUIEM di Niccolò Jommelli Aspettando il Festival Internazionale del Settecento Musicale Napoletano XXI edizione – Concerto in memoria delle vittime del Covid 19. Sul palco:

Anna Corvino soprano, Luigi Strazzullo tenore, Raffaella Ambrosino mezzosoprano, Carmine Monaco D’Ambrosìa baritono

Coro del Festival Jommelli Cimarosa

Orchestra da Camera di Napoli

Enzo Amato direttore

Musiche di Niccolò Jommelli

Sabato 4 settembre 2021 ore 18,30 concerto

LE DANZE DI DIONISO Scritto e diretto da Carlo Faiello

Sul palco: Carlo Faiello, Patrizia Spinosi, Antonella Morea, Angela Esposito, Erminia Parisi e con solisti di Santa Chiara Orchestra: Vittorio Cataldi, Gianluca Mercurio, Pasquale Nocerino. Musiche e scritti di Carlo Faiello.

Tutti gli spettacoli si terranno nel rispetto delle norme anti Covid e prevedono (dal 6 agosto 2021) l’obbligo del Green pass o di un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti il concerto o, ancora, la guarigione dal virus al massimo da 6 mesi. Obbligatoria la prenotazione: Domus Ars Centro di Cultura tel. 081.3425603 infoeventi@domusars.it

ingresso gratuito

La rassegna “Pausylipon – Suggestioni all’imbrunire” quest’anno è prodotta e curata dall’associazione Il Canto di Virgilio con la direzione artistica di Carlo Faiello in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli e la Gaiola Onlus . Prima di ogni spettacolo alle ore 18:00 – miniconcerto della durata di 30 minuti Divagazioni Sull’Epitaffio Di Sicilo. Accoglienza in musica con: ArsHelichrysum Duo e MandGuit Duo.

REQUIEM

L’intenzione è quella di onorare le vittime napoletane del Covid 19 attraverso la rappresentazione di una delle pagine più suggestive di tutti tempi che riportano la dimensione spirituale della morte ad una benevola accettazione terrena. Le doti drammatiche di Jommelli emergono con grande forza in questo Requiem, composto a Stoccarda nel 1754 e destinato alle celebrazioni per la morte della madre del Duca di Württemberg. La grande abilità di orchestratore del compositore napoletano si arricchisce di nuove influenze di matrice tedesca, dando vita ad un’opera in cui la grande ricchezza emozionale del testo viene resa in tutte le sue sfaccettature, rendendo quest’opera uno dei più notevoli Requiem del diciottesimo secolo. Questa edizione del Requiem parte da una produzione del Festival Jommelli Cimarosa di Aversa, il Concerto sarà introdotto da Lorenzo Fiorito.

LE DANZE DI DIONISO

Carlo Faiello, presenta presso l’Anfiteatro Romano del Parco Pausylipon “Le Danze di Dioniso”, progetto estremamente colto nel suo situarsi tra modernità e tradizione.

E’ Dioniso il filo rosso che collega il concerto, Dio dell’ebbrezza e dell’estasi; ma soprattutto il Dio che Danza, probabilmente la Divinità più antica del nostro Mediterraneo. Spettacolo condotto come un ideale viaggio tra le molteplici forme del ballo popolare: dalla tammurriata vesuviana alla pizzica tarantata; dal ballo tondo alle tarantelle dell’ entroterra campano; fino ad evocare il raï algerino, il sirtaki greco, la moresca mediorientale; tenendo le radici ben salde nella metropoli napoletana.

Faiello ci tiene a spiegare che il mito di Dioniso, influenzando l’andamento della storia della musica con il Ditirambo, ha dato l’indicazione per la nascita della Tragedia, e quindi della Commedia, dell’Opera Buffa, dei canti carnevaleschi.

Quindi cerca di ricontattare le danze delle baccanti, la metrica poetica di Atene, i ritmi cretesi; ed ecco il miscelarsi strumenti a corde, percussioni, violino e tamburi a cornice … che accompagneranno tammurriate, moresche, canti di invocazione a Dioniso, temi mediorientali del nostro Mediterraneo (senza mai dimenticare la devozione per qualche madre/madonna).

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