Uànema, la festa degli altri vivi

Visite notturne, performance teatrali, concerti e maratone cinematografiche per riscoprire il culto delle anime del Purgatorio e i luoghi della città che ne conservano la memoria: è ‘Uànema – Festa degli altri vivi’ la rassegna promossa dal Comune di Napoli che si svolgerà dal 29 ottobre al 2 novembre.

Il 29 ottobre ci sarà una visita alla mostra ‘Pianeta Pandemia.

Storie virali di contagi e rimedi’ nella Sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace. Qui la rassegna prenderà il via con il dibattito ‘Di morte non si muore: corpi e anime nel Purgatorio della Napoli moderna’ seguito dal recital a due voci “La morte – Simme o nun simme” pensato da Paola Apuzza e Maurizio Merolla come un viaggio nel teatro sul variopinto e multiforme significato della morte a Napoli.

La manifestazione, presentata oggi al palazzo Cavalcanti, racconterà il culto delle anime pezzentelle, richiamando il legame tra morti e vivi che lo caratterizza con iniziative che tracceranno una simbolica corrispondenza tra la città di sotto e la città di sopra. Una serie di aperture straordinarie consentirà di visitare alcuni ipogei in cui il rito ha preso forma nel corso dei secoli: tra questi, quelli delle chiese di S. Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, di S. Luciella ai Librai, di San Giovanni Maggiore, di S. Anna dei Lombardi e dei Ss. Cosma e Damiano a Secondigliano e quello del complesso museale dell’Augustissima arciconfraternita dei Pellegrini. Seguendo un articolato itinerario in ‘superficie’, i giovani musicisti della Scalzabanda accompagneranno turisti e napoletani alla scoperta delle edicole votive del centro cittadino.

Inoltre, per l’intera nottata del 31 ottobre la sala del Modernissimo ospiterà ‘L’alba dei morti ridenti’, una non stop incentrata sui film che hanno affrontato il tema in chiave comica e grottesca. Con un’analoga chiave di lettura si svilupperanno gli spettacoli ‘Pitecus’, di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, ‘Le Cabaret Fantome’ che popolerà il teatro Tin di personaggi bizzarri e terrorizzanti, ‘Nel mezzo del teatrin di nostra vita’, performance di marionette a cura di Bruno Leone e ’48 morto che parla’, un corso di smorfia napoletana condotto da Amedeo Colella. (ANSA).