Viaggio nell’impressionismo da Monet a Gauguin, da mercoledì 1 a Villa Fiorentino a Sorrento.

Dal 1° giugno al 2 ottobre 2022, la Fondazione Sorrento organizza a Villa Fiorentino, nel cuore di Sorrento, una mostra dedicata al movimento Impressionista.

Sono 130 le opere esposte che trasporteranno il visitatore in un mondo che ha segnato profondamente la storia dell’arte moderna.

L’esposizione vanta contenuti inediti unitamente a importanti opere da Collezioni private: dipinti, disegni, ceramiche, incisioni, opere grafiche, libri originali dell’epoca, aforismi e citazioni impressioniste e materiali descrittivi che sapranno raccontare le fasi e figure di maggior spicco di un movimento così importante.

In mostra anche un video con immagini originali rarissime degli artisti Monet, Renoir e Degas all’opera.

Per l’occasione la Fondazione allestirà nelle prossime settimane anche una sezione dedicata all’influenza dell’Impressionismo sulla pittura Napoletana con opere di primari maestri campani che denotano la chiarissima influenza della cifra stilistica del movimento francese sulla loro produzione.

“L’estate di Villa Fiorentino – commenta l’Amministratore Delegato Alfonso Iaccarino – si apre con un tema di respiro internazionale coerente con il livello di proposta della città di Sorrento. La mostra sul Movimento dell’Impressionismo inaugura anche l’amministrazione del nuovo di CdA ponendosi in continuità con l’operato del precedente di cui desidero ringraziare particolarmente l’avv.to Gaetano Milano. L’abbinamento di turismo balneare, ambientale, enogastronomico, culturale orientato alla sostenibilità è la chiave di volta per una strategia di promozione vincente. L’aver previsto anche una sezione legata al territorio regionale esprime infine uno dei nostri punti di attenzione verso Napoli, la Regione Campania e la Costiera Sorrentino Amalfitana, uno dei grandi luoghi pittorici d’Europa (Paolo Ricci), ovvero di territori vocati per la open air painting.”

L’esposizione, che si snocciola dalla malinconia agreste carica di colori dei paesaggi ai giochi di luce sino a nuovi scorci di un mondo industriale, intende immergere il visitatore in un viaggio che attraversa i principali autori preimpressionisti, impressionisti e postimpressionisti, una vera e propria educazione artistica ai fondamentali di questo dirompente quanto eccezionale movimento che ha rappresentato una rivoluzione nell’arte epocale.

Straordinari paesaggi, scene di genere, ritratti, villaggi e abitazioni rurali e urbane: l’impressionismo in mostra è teso a riprodurre nelle opere l’istante dell’impressione visiva, dipinti spesso eseguiti all’aperto, en plein air, con una tecnica agile e immediata, basata su una nuova concezione del colore e della luce.

 

“E’ importante comprendere che l’Impressionismo non annovera solo nomi come Monet, Degas, Renoir o Manet ma esistono almeno una sessantina di artisti che parteciparono alle Grandi Mostre del movimento, e che sono in parte mai apparsi in Italia. La mostra, come dice il titolo, intende accompagnare i visitatori in un viaggio attraverso colori, luci, paesaggi, ritratti ma anche tutte le tecniche utilizzate e sperimentate dai maestri dell’Impressionismo.” Dichiara il curatore Vincenzo Sanfo.

La mostra, che si articola nelle 3 sezioni “Dall’Ecole di Barbizon ai fermenti dell’Impressionismo”, “L’Impressionismo” e “L’eredità dell’Impressionismo”, unitamente ai grandi Maestri, mira a fare conoscere ai visitatori personalità come Braquemond, Leopold, Groenuette, Biva, Troyon, Lecomte Jonkind, Lepic, La Touche, Vignon, Levert, Astruc, Somm, Forain, Morisot, Cahours, Hauchecorne, Verheiden, Permeke, Godfrinon, Northcote, Chappel, Doré, Vidal, Laurent, Verheyden.

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