Whirlpool Napoli, la resistenza che non termina mai: oggi ospiti al XIII Festival dei Diritti Umani.

La viceministro Alessandra Todde allo stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli commossa quando i lavoratori hanno raccontato la loro vertenza attraverso le immagini più significative della lotta contro la chiusura del sito 26 ottobre 2021 ANSA / CIRO FUSCO

Una rappresentanza dei lavoratori porterà un saluto al Festival, che in passato è stato ospite dello stabilimento di via Argine e che da sempre è solidale con la lotta degli uomini e donne di Whirlpool al centro di una vertenza che li rende perseguitati.

“Perseguitati in questo caso – spiega il coordinatore del Festival Maurizio Del Bufalo – dalle logiche economiche globali e da interessi delle multinazionali che li rendono di fatto vittima sacrificale di giochi di potere e denaro perpetrati sulla loro pelle. La loro storia funge da battistrada per altre vertenze in corso. Se perde la Whirlpool, i diritti di tutti faranno un passo indietro”.

Sono infatti arrivate nelle scorse ore le lettere di licenziamento ufficiali da parte dell’azienda agli operai: dopo mesi di lotta dignitosa e composta per i propri diritti, gli operai e le operaie hanno visto nero su bianco la parola “fine” ad una vertenza sanguinosa per la dignità dell’uomo e per il diritto al lavoro ormai negato.

Whirlpool a Napoli era una realtà brillante e produttiva dismessa per le logiche del capitalismo internazionale. Non è giusto togliere questa fabbrica alla città, non è giusto essere trattati come strumenti e non come persone” dichiarano gli operai. “Saremo presenti al Festival perché continueremo a lottare per i nostri diritti, continueremo a resistere con la speranza che questo martirio possa terminare nel migliore dei modi per noi, le nostre famiglie e le fabbriche dell’indotto”.

All’incontro parteciperà e porterà una testimonianza importante anche una delegazione di Emergency di Castel Volturno.