Scuola, continua la protesta delle mamme davanti alla Regione.

The sit-in of the entertainers with balloons and dances in front of the headquarters of the Campania Region who shared the protest with mothers, teachers and school transport drivers in the square after the decision of the governor Vincenzo De Luca to close the schools., Naples, 19 October 2020. The animators who, asking the Region for financial help to overcome the crisis, have displayed a banner directed to De Luca with the words "If you close me, help me". ANSA / CIRO FUSCO

Protestano anche oggi le mamme contro l’ordinanza di De Luca che chiude le scuole fino al prossimo 30 ottobre. La richiesta resta invariata: la revoca del provvedimento che sospende le lezioni in presenza. Sulla protesta arriva come una tegola la decisione del Tar Campania di respingere il ricorso presentato da un gruppo di cittadini contro l’ordinanza di De Luca.

“Penso a tutte quelle mamme con bimbi piccoli e che, come me, hanno altri grandi da gestire con la Dad – afferma Cinzia, mamma di due bambini – Non è affatto semplice, mentre il grande è collegato con la scuola, nella stanzetta, il piccolo urla che vuole entrare a giocare”.
Per molti, la didattica a distanza è partita oggi, ma numerose mamme non hanno fatto collegare i propri figli con la piattaforma scolastica.

“Risulta assente? E va bene, giustificheremo l’assenza – evidenza Clementina – Però io pretendo di capire su quale base si può considerare la Dad come un reale sostituto valido delle lezioni in presenza. La scuola è anche socialità, non solo studio”. “I miei figli uno alle medie, l’altro alle superiori, al primo anno – sottolinea Elena – Connessione non ottimale, non si può capire. Quello che so è che De Luca ha privato i ragazzi della scuola”.

“Sì, certo, costringiamo i ragazzi alla dad – afferma Marta – e poi sul lungomare bar e ristoranti sono zeppi di persone sedute a pochi centimetri di distanza senza mascherine perché, ovviamente, devono bere e mangiare”. (ANSA).