Scuola, gli studenti del Vittorini scioperano: non ci sentiamo sicuri.

È dall’inizio dell’emergenza Covid che ci stiamo mobilitando, richiedendo degli investimenti seri e sostanziali per edilizia scolastica e i trasporti. Lo stiamo facendo perché vogliamo assicurarci quell’istruzione face-to-face che crediamo indispensabile e unico mezzo per una reale formazione a 360°, a differenza di una DAD che abbiamo imparato a conoscere come individualizzante, classista ed estremamente nozionistica. L’abbiamo fatto perché crediamo che la scuola sia socialità, collettività, confronto.

Ad oggi, gennaio 2022, due anni dai primi casi registrati in Italia, troviamo spontaneo chiederci: cosa ha fatto lo Stato per rendere i nostri Istituti e le infrastrutture di cui dobbiamo usufruire ogni giorno sicure?

Stiamo infatti tornando in presenza senza garanzie, ma anzi con la fredda denuncia arrivata addirittura dal presidente della regione Campania, che al posto di prendersi le responsabilità per non aver fatto nulla durante questi due anni, dice e citiamo testuali: “non sono stati stanziati fondi per il trasporto scolastico “.

Se prima di Natale la circolazione virale era tutto sommato moderata, ora i contagi aumentano senza sosta, tornando a riempire gli ospedali: anche questo simbolo di una gestione pandemica inadeguata.

Posto che l’indice Rt in Campania e l’incidenza di casi positivi per 100.000 abitanti hanno raggiunto oramai limiti tra più alti dall’insorgenza della pandemia e tra i più alti in Italia, il rientro a scuola implicherebbe inevitabilmente una disomogeneità didattica all’interno delle singole classi: ci sarebbero contemporaneamente numerosi studenti in DAD ed in presenza, rendendo la comunicazione difficoltosa ed ingestibile.

Ci sembra quasi che il Governo, forte dell’alibi della cosiddetta immunità di gregge, stia dando un sostanziale via libera al rientro, in nome del profitto, senza prendersi le responsabilità di quella mancanza di investimenti, che avevamo preventivamente segnalato e bollato come necessari ed urgenti, per non far trasparire segnali di una gestione inadeguata dell’emergenza pandemica nelle scuole.

Ora, in qualità di studenti, vittime di questa situazione precaria, sentiamo la necessità di far sentire la nostra voce, in nome di un dialogo pacifico e aperto con le istituzioni, al momento assente. Vogliamo preservare il nostro ambiente, quello scolastico, che molto spesso si viene a trovare sulla bocca di figure politiche, ma che, da troppo, versa in condizioni deludenti. Vogliamo garantirci la presenza in modo definitivo, definendo la misura d’emergenza della DAD non più adottabile, ma per riuscirci dobbiamo ricorrere obbligatoriamente e tale misura emergenziale.

LA POPOLAZIONE STUDENTESCA

VISTA

  • La situazione epidemiologica grave, ricoveri non urgenti sospesi, dichiarazioni allarmanti del presidente dell’ordine dei medici di Napoli;
  • L’esistenza delle classi pollaio: alto rischio di contagio in spazi densamente popolati e stretti;
  • La presenza di mezzi di trasporti colabrodo: non sono in grado di offrire un servizio discreto garantendo al contempo la sicurezza necessaria;

 

VISTE

  1. Le scelte politiche messe in atto dal governo e dal C.d.M.;

CHIEDE

  • Investimenti in infrastrutture e spazi per non avere il problema delle classi pollaio;
  • Riforma radicale dei trasporti, maggiori investimenti e concorsi per personale qualificato;
  • Che sia posticipato il rientro in presenza in quanto insostenibile allo stato attuale della situazione, con un sofferto ma necessario ritorno alla DAD;
  • Di eseguire uno screening di massa della popolazione scolastica, prima del rientro in presenza, per ridurre il numero di contagi che possono avvenire all’interno dell’ambiente scolastico;

PROCLAMA

Sciopero della popolazione studentesca a partire dalla giornata del 10 gennaio 2022

MODALITÀ

Gli studenti delle classi aderenti allo sciopero si assenteranno dal normale svolgimento delle lezioni in presenza, chiedendo ai propri docenti di eseguire la suddetta lezione in modalità a distanza, usufruendo dei canali digitali già creati per alunni in situazione di positività, pur accettando l’assenza che viene attribuita per essersi assentato dalle lezioni.

Advertisements