Scuola, il punto sul servizio mensa.

La commissione Scuola presieduta da Chiara Guida ha incontrato l’assessora all’Istruzione Annamaria Palmieri e il responsabile dell’Area Educazione e diritto allo studio Giovanni Paonessa per discutere della situazione della refezione scolastica all’indomani della progressiva riapertura delle scuole dopo le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

L’Amministrazione comunale è pronta a ripartire con la refezione scolastica, attualmente sospesa, a cominciare dalle scuole comunali e dell’infanzia per poi man mano coprire anche le scuole primarie; eventuali ritardi registrati in alcune Municipalità, legati in alcuni casi al basso numero di richieste presentate, non sono imputabili ai Servizi comunali, che già da prima di Natale hanno attivato tutte le procedure per riavviare la refezione con la ripresa delle attività in presenza delle scuole cittadine. Lo ha chiarito oggi in commissione Scuola l’assessora all’Istruzione Palmieri, che ha ricordato che il servizio di refezione scolastica resta a domanda individuale e, come tale, non può essere imposto ai cittadini. È auspicabile, ha aggiunto l’Assessora, che con la ripresa delle attività in presenza il numero di richieste aumenti e che si possa partire quanto prima su tutti i territori. Sulla data prevista per la ripresa del servizio, ha concluso, ci si atterrà alle disposizioni della Regione Campania, ma il Comune è pronto.

Il responsabile dell’Area Educazione e diritto allo studio Giovanni Paonessa ha parlato di un processo complesso, che copre diverse linee di attività, sulle quali l’Amministrazione ha attivato per tempo tutte le procedure, non ultima quella che consente un trasparente e rapido sistema di pagamento delle tariffe. Paonessa ha voluto in particolare smentire alcune notizie circolate di recente, relative al fatto che il Comune stia chiedendo il pagamento delle quote per la refezione scolastica mentre il servizio è sospeso. Si tratta di quote relative alla fine del 2019 e all’inizio del 2020, ha chiarito il dirigente, cioè al periodo precedente al primo lockdown e alla sospensione delle attività in presenza delle scuole, per le quali sono state inviate ben 11mila raccomandate ai cittadini inadempienti che a suo tempo hanno ampiamente usufruito del servizio senza pagarlo.

A tutt’oggi, ha concluso, si registrano forti discrepanze di richieste del servizio di refezione tra una Municipalità e l’altra; su questo l’Amministrazione comunale non può intervenire ma solo promuovere il confronto tra tutte le Municipalità, le ditte aggiudicatarie del servizio e la stessa ASL, valutando le possibili soluzioni per partire quanto prima, e in sicurezza.

Prossimo aggiornamento sul tema tra quindici giorni, ha concluso la presidente Guida, che ha auspicato che la progressiva ripresa delle attività in presenza nelle scuole cittadine incoraggi le famiglie a fare richiesta del servizio di refezione.