Migrazioni, rifugiati, xenofobia, venerdì 24 all’Orientale.

Si terrà venerdì 24 alle 10.30 presso la sede dell’Orientale di Palazzo Giusso la giornata di studi su tre temi molto attuali: migrazioni, rifugiati, xenofobia, per iniziativa del Centro Studi sull’Africa Contemporanea. Ospite d’onore Loren Landau, dell’African Centre for Migration and Society dell’University of the Witwatersrand. Il prof. Landau è uno dei massimi esperti in tema di migrazione ed è stato recentemente inserito dall’Organizzazione internazionale per le Migrazioni dell’ONU tra i saggi cui farà riferimento per stilare le nuove politiche globali sulle migrazioni

L’idea alla base di questa giornata è riflettere su temi di scottante attualità globale, come le migrazioni e la xenofobia, partendo dalla specificità del Sudafrica, paese che ha vissuto la segregazione razziale istituzionalizzata dal regime dell’apartheid, ma che è riuscito a liberarsene nel 1994 con la nascita di un nuovo Stato con una delle Costituzioni più avanzate al mondo in termini di diritti umani. Tuttavia, nonostante questa storia che potrebbe far pensare a una sorta di immunità rispetto a forme di discriminazione, a distanza di poco più di un decennio il paese è stato attraversato, a partire dal 2008 fino al 2015 da ondate di attacchi xenofobi commessi da gente comune sudafricana nei confronti di migranti provenienti da diversi paesi africani, che hanno causato decine di morti.

 

A seguire alle 19, al cinema Astra, si proietta il documentario della regista indipendente sudafricana Andy Spitz, già impegnata dal 2008 nella documentazione e narrazione di questi eventi con l’esperienza dei “Filmmaker against racism”, che racconta e cerca di esplorare le cause di questi avvenimenti attraverso gli occhi di alcuni protagonisti, sia dal lato delle “vittime” che dei responsabili degli attacchi dal 2008 al 2015, e i discorsi delle autorità sudafricane. Dal racconto appare evidente come le xenofobia abbia matrici politiche che i governanti alimentano per coprire una mancata azione di governo capace di affrontare la disoccupazione a livelli esponenziali ed eliminare le profonde disuguaglianze e ingiustizie sociali. Il film è uno specchio di realtà che, pur essendo agli antipodi geografici del nostro paese e continente, riflette spaccati di realtà e soprattutto discorsi che ormai sono sempre più presenti anche qui da noi.