Mutazioni e metamorfosi: linguaggi e modelli narrativi della fantascienza, giovedì 16 a San Domenico Maggiore a cura de L’Orientale.

Si terrà giovedì 16 alle 14 presso lo spazio di San Domenico Maggiore, Sala del Capitolo, la prima delle tre giornate del convegno “Mutazioni e metamorfosi: linguaggi e modelli narrativi della fantascienza”, organizzato dall’Università di Napoli L’Orientale, in particolare da Oriana Palusci e Paola Gorla, docenti presso l’Ateneo e specialiste rispettivamente di fantascienza delle donne e di comics.

Statua di Agrippina, di Antonella Vicari.

Prevista anche una mostra di pannelli, Cyborg Invasion, che si inaugura sabato.

Le giornate di studio vogliono fare il punto sulla situazione della critica della fantascienza in Italia in una prospettiva interdisciplinare, non solo in quella anglo-americana. E infatti sono stati chiamati a raccolta critici e  specialisti italiani nelle varie discipline, in modo da confermare la validità anche a livello internazionale della produzione critica del nostro paese su un genere come la fantascienza di grande successo, ma spesso considerato ancora di scarsa importanza letteraria.

 

Per aprire il programma completo: http://www.unior.it/doc_db/doc_news_10863_13-11-2017_5a09b6ce865d3.pdf

 

Il Convegno è diviso in 6 sessioni, dedicate a temi e motivi della fantascienza in varie aree geografiche, con contributi riguardanti anche l’India, la Cina e i paesi arabi.  Il discorso d’apertura è stato affidato a Carlo Pagetti, professore dell’Università degli Studi di Milano, che è il ‘decano’ degli studi fantascientifici in Italia, come testimonia la prima edizione del suo volume il senso del futuro, pubblicato nel 1970.

La prima sessione, intitolata “Fantascienza: tra passato e futuro”, parte da E.A. Poe e Lovecraft, per poi esaminare l’opera dell’inglese J.G. Ballard e di alcuni scrittori americani. In chiusura la parola verrà data a Vita Fortunati, fondatrice del “Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’utopia” presso l’Università di Bologna, che parlerà di “Utopia e ricerca in Italia dal 1978 a oggi”.

Il venerdì si apre con “La fantascienza delle donne”, che vede la presenza di studiose come Nicoletta Vallorani (anche scrittrice di fantascienza) e di Eleonora Federici. D’altronde, essendo Oriana Palusci una delle curatrici del convegno, e autrice di un volume come Terradilei. L’immaginario femminile tra utopia e fantascienza (1990), non poteva mancare una parte importante su questa prospettiva.

Le altre tre sessioni su “La fantascienza e i media”, “ Dalla distopia all’ecologia” e  “Ucronie e postumanismo”, intendono promuovere un ampio dibattito sugli strumenti di indagine della fantascienza scritta in varie lingue.

L’ultima sessione, curata da Paola Laura Gorla, è riservata alla graphic novel di fantascienza e si avvale sia della partecipazione di Daniela Barbieri dell’Università di Bologna, esperto di fumetto, che di Mario Punzo, Direttore della Scuola italiana di Comix di Napoli. Inoltre, a ribadire l’importanza di un dialogo con il territorio, il sabato mattina i lavori avranno inizio dalla presentazione della mostra “Cyborg Invasion” da parte di Paolo Giulierini, Direttore del Museo MANN di Napoli e del Calendario MANN 2018.

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