Riceviamo e pubblichiamo la lettera che una rappresentanza delle attività commerciali di via Tribunali ha scritto alle istituzioni per denunciare il degrado che vive il centro antico, richiedendo un appuntamento per dialogare e lavorare insieme per migliorare la città.
Al Sindaco di Napoli
Gaetano Manfredi
All’Assessore alla Polizia Municipale e Legalità
Antonio De Iesu
All’Assessore del Turismo e alle attività Produttive
Teresa Armato
e p.c.
Al Presidente Municipalità 4
Maria Caniglia
Al Presidente del Consiglio Comunale di Napoli
Vincenza Amato
Egregio Sindaco, Egregi Assessori,
i Commercianti di Via Tribunali scrivono questa lettera per esprimere alcuni disagi che la cittadinanza tutta sta vivendo a Via Tribunali.
Sono mesi, se non anni, che le nostre strade sono invase da occupazioni abusive di vendita di merce contraffatta, e da “estorsioni” di denaro ai turisti da parte di chi chiede soldi per un corno o dei calzini.
Le guide turistiche vengono disturbate durante il loro lavoro e spesso si vergognano
nell’accompagnare i propri clienti lungo il decumano maggiore perché continuamente interrotte o accerchiate da alcuni di questi soggetti.
I cittadini fanno slalom tra le bancarelle non autorizzate e i teli di borse contraffatte.
I gruppi scuola sono costretti a sedersi a terra per l’assenza di panchine nelle piazze.
Noi commercianti guardiamo con rabbia ciò che ci circonda perché ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni.
In giornate con eventi importanti (vedi le Maratone, Giro d’Italia, concerti, partite del Napoli, ma anche nei giorni di festività o ponti nazionali come Pasqua e primo maggio) notiamo una totale assenza di un presidio di qualsiasi tipo nei decumani, sia di Polizia Municipale che di Protezione civile o Croce rossa.
Il Centro Storico di Napoli sta subendo una trasformazione verso una destinazione prevalentemente folkloristica, mettendo a rischio l’identità culturale autentica della città.
Segnaliamo una graduale perdita dell’identità delle attività commerciali del centro antico, in seguito alle numerose aperture di negozi di cineseria e paccottiglia. Da una parte si preservano aree del centro antico non autorizzando nuove aperture di attività ristorative, ma dall’altra si permette che le strade siano invase da negozi che vendono articoli contraffatti o di bassissima qualità.
Stiamo diventando sempre più impersonali danneggiando una delle caratteristiche più importanti di Napoli come città turistica: l’autenticità.
A tutto ciò denunciamo un decadimento dell’interesse culturale da parte del turista che viene a Napoli, interessato solo ad esperienze gastro – folkloristiche (vedi limonata a “cosce aperte”, cuoppi, pizze, e il neo attrattore Murales di Maradona).
Il turista che viene non conosce l’offerta culturale del centro antico, eppure in poche centinaia di metri sono presenti: Duomo di Napoli, Chiesa dei Girolamini, Museo Filangieri, Museo Diocesano, Museo del Pio monte della Misericordia, Basilica di San Lorenzo con Scavi, Napoli Sotterranea, Museo della Chiesa del Purgatorio ad Arco, Museo del
Complesso di San Domenico Maggiore, Cappella Sansevero, Complesso di San Gregorio Armeno, Complesso di Santa Chiara, Chiesa del Gesù Nuovo….solo per citarne alcuni.
Questa grandissima insula culturale dovrebbe essere un’area di maggior attenzione e attrattiva, invece da qualche anno notiamo un disinteresse su ciò che per anni è stato il motore principale dell’offerta turistica.
La sensazione di flussi minori nel centro antico verso l’attrattore Murales di Maradona non rappresenta una delocalizzazione dei flussi turistici, ma piuttosto un abbassamento
della qualità del turista.
Proponiamo una visione del turismo che metta al centro la cultura, l’arte, l’architettura, la storia e le tradizioni autentiche di Napoli, evitando un modello consumistico legato a fenomeni effimeri come il “food porn” o il “turismo trash”.
Per questo motivo chiediamo di incentivare contenuti culturali che esaltino l’identità storica, artistica e intellettuale della città, contrastando la diffusione di stereotipi e narrazioni superficiali che riducono Napoli a mera destinazione folkloristica.
Intendiamo portare alla Vs attenzione la necessità di un approccio più sostenibile e consapevole nella gestione del turismo cittadino.
Il settore turistico ha certamente portato benefici economici e sociali, ma ha anche generato criticità che necessitano di un’urgente regolamentazione e pianificazione
strategica: ad oggi, Napoli è priva di un piano strategico per il turismo che definisca obiettivi chiari e sostenibili nel lungo periodo.
Chiediamo un incontro istituzionale per discutere queste proposte e avviare un percorso di
collaborazione strutturata per il bene della città e della sua comunità.
Si chiede altresì di creare un tavolo permanente del Centro antico con istituzioni, residenti,
associazioni e operatori del settore per discutere e implementare politiche sostenibili.
Questa lettera rappresenta un appello affinché Napoli possa evolvere verso un modello di turismo più sostenibile e rispettoso della sua identità.
In attesa di un VS riscontro, porgiamo distinti saluti.
I commercianti di Via dei Tribunali di Napoli
Scopri di più da Gazzetta di Napoli
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.