80enne morta a Posillipo, è polemica. “E’ stata sfrattata dal Comune”, l’amministrazione nega.

Una donna di 80 anni residente nel quartiere Posillipo di Napoli in un appartamento di edilizia residenziale pubblica è morta di infarto all’ospedale Cardarelli. Il decesso viene collegato dai parenti della signora e dall’avvocato Angelo Pisani alla lettera dell’amministrazione comunale di Napoli che le preannunciava la scadenza del suo contratto e le chiedeva di rilasciare l’immobile.

“E’ morta di crepa cuore – spiega Pisani – la signora che ingiustamente il comune di Napoli voleva sfrattare nonostante la sospensione dalla sua casa legittimamente ottenuta. Spero che la magistratura faccia chiarezza e punisca i responsabili, abbiamo perso senza giustizia”.

La lettera alla donna è stata inviata da Napoli Servizi, la società del Comune di Napoli che si occupa di eseguire le disposizioni dell’avvocatura comunale.

“E’ una vicenda che parte da lontano – spiega all’ANSA Salvatore Palma, ex assessore al bilancio e ora amministratore delegato di Napoli Servizi – da una questione di legittimità di appartamenti erp a fitti molto bassi in via Posillipo. Parliamo di cifre intorno ai 100 euro al mese. C’è stata una istruttoria e noi abbiamo avuto dal Comune il compito di avviare una procedura amministrativa. Non c’è stato alcuno sfratto, solo una lettera che chiedeva il rilascio dell’immobile. Collegare il peggioramento delle patologie della signora all’evento di ricevere una lettera di comunicazione della scadenza del contratto mi sembra una strumentalizzazione. Sono addolorato perché la povera signora è finita ma collegarlo alla lettera mi sembra una teoria abbastanza azzardata. Poi ci sarà chi farà luce su questa vicenda che riguarda peraltro alcuni altri appartamenti nella stessa palazzina”.

“Ora – spiega infatti Pisani riferendosi alle altre case – salviamo almeno la casa ed i tre bambini di Imma, altra inquilina minacciata di finire per strada dal Comune di Napoli, una donna coraggiosa che in un video lanciava l’allarme per salvare da un triste destino la sua vicina. Non mi fermerò fino a quando non ci sarà vera giustizia”. (ANSA).

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