Ancora un poliziotto aggredito da extracomunitari alla Stazione, il Coisp: situazione insostenibile.

Nella giornata di ieri un agente della Polizia Ferroviaria di Napoli a seguito di una aggressione ad opera di alcuni stranieri, probabilmente magrebini, ha riportato una frattura al volto.

Sulla ennesima vicenda di violenza gratuita contro appartenenti alle forze dell’ordine è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale del Sindacato di Polizia Coisp di Napoli, il quale ha dichiarato: “ Sono stato appena avvisato dell’ennesimo e gravissimo episodio di aggressione a personale in divisa ad opera di stranieri, sicuramente dediti a commissione di reati e molto probabilmente clandestini, i quali pur di assicurarsi l’impunità non esitano ad aggredire i tutori della Legge. Questa volta il collega ha riportato una frattura al volto con prognosi di trenta giorni, e solo per fortuna non ha avuto traumi ancora più gravi. Il mio primo pensiero va proprio  al collega ed ai suoi familiari a cui esprimo la mia più viva solidarietà e vicinanza augurandogli una totale guarigione. eSiamo giunti al punto – prosegue Raimondi – che quotidianamente registriamo aggressioni a donne e uomini in divisa, da parte di balordi di turno; molto frequentemente gli aggressori risultano essere stranieri, clandestini e pluripregiudicati. A questa situazione urge mettere un freno, occorre dotare le forze dell’ordine di strumenti efficaci, sia in termini di operatività che normativi. Purtroppo le vecchie regole di ingaggio non risultano più sufficienti, oggigiorno il “rispetto” per la divisa e per ciò che rappresenta si sta pericolosamente abbassando e per tale motivo necessitiamo di protocolli operativi precisi, troppo spesso i colleghi sono assaliti dal tremendo dubbio se sia meglio ricorrere a cure mediche facendosi aggredire o magari pagare un avvocato eccedendo nell’uso della forza e tutto questo non è più accettabile. Valuteremo – conclude il leader del Coisp di Napoli – la possibilità di costituirci parte civile nel processo contro gli autori dell’ennesima e vigliacca aggressione nel caso gli autori fossero identificati.