Ancora una giornata di passione per i viaggiatori della Corcumvesuviana, fermi i treni per Poggiomarino.

La ‘rivoluzione’ annunciata la scorsa settimana continua a fare ‘vittime’ tra i pendolari della Circumvesuviana. Anche oggi, infatti, nonostante per domenica scorsa fosse stato messo su carta che si sarebbe trattato di un esperimento unico, migliaia di viaggiatori della linea Napoli-Pompei-Poggiomarino sono stati lasciati a piedi. La linea, infatti, è stata quasi del tutto cancellata. Solo tre le corse garantite in mattinata – e dalle 8 in poi il ‘deserto’ – e altrettante in serata.

Un buco di oltre 11 ore con l’insoddisfacente tentativo di colmare una parte dei collegamenti con un servizio sostitutivo di bus. Impossibile per tanti – tra i quali molti abbonati che si sono visti lesi in un diritto acquisito al momento del pagamento della somma per il tagliando – raggiungere luoghi di lavoro (tra loro anche molti migranti che si spostano dalla zona vesuviana verso il capoluogo), spostarsi per una passeggiata senz’auto, raggiungere luoghi come gli ospedali di Napoli o recarsi a Torre Annunziata stazione di interscambio per i treni della costiera.

Tra i luoghi tagliati fuori anche il Santuario di Pompei, meta di migliaia di pellegrini ogni domenica. La cancellazione della linea è stata decisa dall’Eav, l’holding ferroviaria controllata dalla Regione Campania, per potenziare il servizio sulla linea turistica Napoli-Sorrento ed evitare così il sovraffollamento dei treni.

Un provvedimento che per i tanti che si sono trovati davanti alle stazioni chiuse ha il significato di una sorta di divisione tra viaggiatori di serie A e serie B, con l’attuazione di una sorta di discriminazione territoriale per chi vive in determinati comuni. Il timore, inoltre, tra i viaggiatori è che questi esperimenti – e quello di domenica doveva rimanere isolato come era stato annunciato – vengano estesi a tutte le domeniche e poi anche agli altri giorni della settimana con una soppressione ‘di fatto’ della Napoli-Pompei-Poggiomarino. Con amarezza, poi, molti hanno evidenziato l’assenza di voci di rappresentanti delle istituzioni di fronte a una situazione che crea disagi a tanti viaggiatori. (ANSA)