Appello per la Floridiana a Franceschini.

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, nonché fondatore sul social network Facebook della pagina “Amici della Floridiana” che conta circa 1.700 adesioni, lancia l’ennesimo appello, con una lettera aperta al nuovo ministro, appena insediatosi al ministero per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, affinché, tra i primi provvedimenti, intervenga per restituire dignità e decoro all’antico parco borbonico partenopeo, la villa Floridiana, che da tempo oramai versa in un grave stato di degrado e d’abbandono che aumenta di giorno in giorno.

 

” A testimonianza della situazione che si è determinata a seguito della mancanza di personale addetto alla guardiania, alla custodia e alle cura del parco nonché delle risorse economiche necessarie, anche lo stato nel quale si trovano le fioriere apposte tempo addietro sull’ingresso principale in via Cimarosa, le cui piante, esposte al sole e prive di manutenzione, si sono oramai completamente rinsecchite – esordisce Capodanno -. Un pessimo quanto inaccettabile biglietto da visita per coloro che si recano nel parco, molti dei quali turisti che vengono ad ammirare le collezioni di ceramiche esposte nel museo Duca di Martina, all’interno della villa “.

 

“Intorno alla metà del mese di febbraio scorso – ricorda Capodanno – fu annunciato, con grande enfasi, sugli organi d’informazione, che, finalmente, dopo lustri di abbandono, a seguito di una riunione svoltasi a Roma nella sede del Ministero per i beni e le attività culturali, tra l’allora Ministro di quel dicastero e il Sindaco di Napoli, era stato stabilito un primo accordo che prevedeva lo stanziamento di due milioni di euro da impiegare per lavori di ristrutturazione al fine di garantire la riapertura di tutte le aree ancora interdette al pubblico nella villa Floridiana. Ma, a distanza di sette mesi da quell’annuncio, prendiamo atto la situazione dell’importante polmone di verde pubblico a disposizione degli abitanti della collina è rimasta invariata, dal momento che restano chiuse al pubblico numerose aree, a seguito del paventato pericolo della caduta di alberi, né si ha alcuna notizia dell’arrivo dei fondi promessi per poter iniziare i lavori di messa in sicurezza e restituire l’intero parco alla collettività “.

 

” Inoltre – sottolinea Capodanno – con le elevate temperature che hanno afflitto e continuano ad affliggere i napoletani in questa periodo estivo, con tante persone, dunque, alla ricerca di un poco di frescura, la fruizione del parco della villa Floridiana, unico polmone di verde pubblico presente al Vomero, a disposizione di decine di migliaia di residenti, è stata ridotta di ben tre ore e mezza, dal momento che, al posto dell’orario estivo, con l’apertura del parco dalle 8:30 alle 19:00, come avveniva in passato, con un avviso posto sul cancello d’ingresso della villa, veniva comunicato ai numerosi visitatori che dal 1° luglio e fino al 30 settembre prossimo, l’orario era ridotto, con apertura alle 9:30 e chiusura alle 16:30 “.

 

” Ancora peggio è andata per i tanti visitatori del Museo Duca di Martina – aggiunge Capodanno -. Assurdo che, in questo periodo, nel quale Napoli è affollata di turisti, per questo formidabile quanto incomparabile attrattore culturale, a ragione delle stupende quanto uniche collezioni di ceramiche esposte nelle sue sale, si riduca l’orario di apertura, invece di prolungarlo, come avverrebbe in qualsivoglia altra città d’Europa se non del Mondo, che avesse la fortuna di avere tesori come quelli esposti nel suddetto museo. Invece l’orario è stato ridotto, visto che, sempre dal 1° luglio, il museo resta aperto dalle 9:30, con ingresso consentito fino alle 16:15: solo per 6 ore e 45 minuti al giorno”.

 

Una situazione assurda quanto inaccettabile, motivata dalla carenza di personale, ulteriormente ridottosi negli ultimi tempi con lavoratori andati in pensione senza che venissero sostituiti. Anche sulla questione del personale Capodanno chiede l’intervento immediato del neoministro Franceschini, affinché venga ripristinato l’organico necessario sia per il museo che per il parco.