Arrestata sorella Zagaria, violava i domiciliari.

Relatives of inmates and law enforcement officers stand outisde the Rebibbia prison, where a riot broke out, in Rome, Italy, 09 March 2020. Violent protests broke out across 27 Italian prisons against the new coronavirus restrictions affecting prison visits, with many inmates asking for a general amnesty amid the national crisis. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Attraverso un’uscita riservata poteva garantirsi eventuali fughe o ricevere visite “segrete e vietate” all’interno dell’abitazione. È così che Elvira Zagaria, sorella del boss dei Casalesi Michele Zagaria, essa stessa figura di spicco del clan, violava gli arresti domiciliari nella sua lussuosa villa di Boville Ernica, in provincia di Frosinone, dove viveva dal 31 maggio scorso, quando era stata scarcerata dal carcere di Messina.

La donna è stata arrestata ed è finita al carcere romano di Rebibbia.

Le indagini hanno rivelato come la Zagaria, in questi mesi di permanenza a Boville Ernica, avesse incontrato un altro affiliato del clan guidato dal fratello Michele. La Procura ciociara ha così chiesto e ottenuto dalla Corte di Appello di Napoli l’aggravamento della misura cautelare dei domiciliari in misura carceraria.

La Zagaria era stata condannata il 28 marzo 2019 con sentenza di secondo grado della Corte d’Appello di Napoli alla pena di anni 7 di reclusione, per il reato di associazione di stampo mafioso; era quindi finita al carcere di Messina, poi a maggio scorso aveva ottenuto i domiciliari, ma non aveva mai rotto i legami con il clan, di cui è stato un “dirigente” apicale dopo l’arresto di Michele e degli altri tre fratelli e la morte del marito Francesco, colui che si occupava di reperire appalti per conto del clan negli enti pubblici, come l’ospedale di Caserta, sciolto qualche anno fa per infiltrazioni proprio del clan Zagaria. (ANSA).

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