Camorra, arrestato latitante. Melillo: rischio infiltrazioni per i finanziamenti pubblici.

Giovanni Melillo, capo della Procura della Repubblica di Napoli, alla cerimonia di consegna del tesserino da giornalista professionista a Giancarlo Siani, cronista del quotidiano Il Mattino, ucciso dalla camorra 35 anni fa. 23 settembre 2020 ANSA / CIRO FUSCO

La Polizia di Stato di Napoli, dopo una prolungata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha catturato a Gragnano Antonio Di Martino, di 40 anni, ricercato dal 2018 per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

“Vi sono ambiti di operatività delle organizzazioni camorristiche che hanno ricevuto una straordinaria spinta dall’emergenza pandemica. La naturale vocazione imprenditoriale ne risulta straordinariamente accentuata”.

Lo ha detto nel corso della videoconferenza sull’arresto del latitante, Antonio Di Martino, il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo.

Per Melillo “ci sono rischi gravi e concreti di accesso di imprese collegate al crimine organizzato ai finanziamenti garantiti dalla mano pubblica per consentire il ristoro e rilancio delle attività economica”. (ANSA).

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