Concerto dedicato a Totò, Burattino, Principe e gran signore alle Rampe di San Giovanni Maggiore.

BASILICA
DI SAN GIOVANNI MAGGIORE
CONCERTO DEDICATO A TOTO’
BURATTINO, PRINCIPE E GRAN SIGNORE
perché … signori si nasce
PIANISTA ROSARIO RUGGIERO
RAMPE SAN GIOVANNI MAGGIORE
MARTEDI’ 16 maggio 2017, ore 19.00
INGRESSO LIBERO

“Più ho voglia di piangere più gli uomini si divertono. Lascia che ci credano felici. Se
la mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia
ancor più ridicola. C’è gente che si diverte a far piangere, noi soffriamo per farla
ridere”.

Alla sua ‘Preghiera del clown’ Totò tenne fede tutta la vita. Nino Taranto,
nella Piazza del Carmine gremita, lo ringraziò per aver ‘scrollato da Napoli quella
cappa di malinconia che l’avvolge’, ma quel 15 aprile 1967 la città tutta piangeva,
assistendo all’ultimo tutto esaurito del suo attore più amato.

Totò, l’attore-marionetta-manipolatore-filosofo che trasformava una battuta in una
metafora, un gesto in un’allegoria, il non-sense in surreale emblematicità; Totò,
l’uomo che nascondeva la sua carità e la sua tristezza, che ‘livellava’ il suo tanto
ambito titolo di principe a quello del più umile ‘scopatore’. Totò: un corpo
disarticolabile a comando e uno spirito fatto di humour ironia commozione
rimprovero tenerezza che colpisce come un ammiccamento complice, o come un
colpo al cuore.

Totò, che è riuscito a trasferire nelle maschere di vita quotidiana
quella parte di sé messa in gioco nel suo mestiere passando con prodigiosa nonchalance
dal Turco napoletano al fraticello di Uccellacci e uccellini, allo struggente
burattino di Che cosa sono le nuvole: primo attore in tutte le sue interpretazioni da
Oscar.

Napoli non ha mai interrotto col suo clown-principe la corrispondenza
d’amore. Sul suo altarino al Cimitero del Pianto, dove gli fanno compagnia tra gli
altri Nino Taranto ed Enrico Caruso, Totò riceve caramelle, sigarette e,
quotidianamente, la sua posta dove Napoli lo ringrazia, gli chiede consigli, aiuti e
qualche miracolo. La memoria della sua carità silenziosa e segreta continua a vivere
nel rione Sanità, dove si aspetta che il Museo a lui dedicato venga alla luce.
Le poesie e le canzoni appartengono alla tradizione di Napoli, in omaggio alle
profonde radici napoletane alle quali Totò attinse la sua arte. Le sue poesie dedicate
all’amore potrebbero per finezza appartenere alle antiche liriche dell’amor cortese
che, se anche cede il passo alla passione, lo fa porgendo alla donna amata una rosa.
Tra le canzoni, una è dedicata a Totò, una al trionfante Maggio che a ogni suo
ritorno c’innamora, una a Peppino De Filippo, l’altra metà della coppia di tanti
irripetibili, e troppo tardi compresi, capolavori.
Anna Maria Siena

concerto dedicato a totò

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