Coronavirus, file ai supermarket, ma i napoletani non rinunciano al caffè al bar.

(ANSA) - NAPOLI, 10 MAR - File di quasi un'ora per entrare al supermercato - anche per rispettare la distanza di un metro tra gli utenti - tante richieste di bicchierini monouso per degustare il caffè al bar, volti coperti da mascherine e anche qualche signora dal coiffeur. Napoli, stamattina, si è risvegliata così dopo che tutta l'Italia è diventata 'zona rossa' per l'emergenza Coronavirus. Strade per niente deserte, almeno nella zona a ridosso di piazza Municipio dove tanti sono gli uffici. Chi è in fila al supermercato giura che non è per l'emergenza Covid19 e per la paura di restare senza cibo: "E' una spesa normale, vengo qui ogni giorno", ripetono tutti. Nei bar "ci aspettavamo di peggio", raccontano i titolari. "Non entrano in gruppo, sono tutti molto attenti a stare distanti - dicono - l'unica richiesta che è aumentata è quella dei bicchierini in monouso". E se stamattina tanti vanno in giro indossando le mascherine, qualche signora si concede anche la piega dal coiffeur.[

File di quasi un’ora per entrare al supermercato – anche per rispettare la distanza di un metro tra gli utenti – tante richieste di bicchierini monouso per degustare il caffè al bar, volti coperti da mascherine e anche qualche signora dal coiffeur. Napoli, stamattina, si è risvegliata così dopo che tutta l’Italia è diventata ‘zona rossa’ per l’emergenza Coronavirus.

Strade per niente deserte, almeno nella zona a ridosso di piazza Municipio dove tanti sono gli uffici.

Chi è in fila al supermercato giura che non è per l’emergenza Covid19 e per la paura di restare senza cibo: “E’ una spesa normale, vengo qui ogni giorno”, ripetono tutti.

Nei bar “ci aspettavamo di peggio”, raccontano i titolari.

“Non entrano in gruppo, sono tutti molto attenti a stare distanti – dicono – l’unica richiesta che è aumentata è quella dei bicchierini in monouso”.

E se stamattina tanti vanno in giro indossando le mascherine, qualche signora si concede anche la piega dal coiffeur. (ANSA)