Coronavirus, Sepe invita alla responsabilità.

Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, alla conferenza stampa, nel palazzo della Curia, per le celebrazioni della festa di San Gennaro a margine della quale ha commentato la notizia sul contagio da coronavirus contratto dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, 10 settembre 2020 ANSA / CIRO FUSCO

“Dobbiamo essere tutti più responsabili e attenti, ma non dobbiamo avvilirci e arrenderci”.
E’ quanto scrive in una lettera l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, che verrà letta domani nel corso delle celebrazioni delle messe nelle parrocchie della Diocesi dopo quanto è accaduto ad Arzano. Nel comune a nord di Napoli da alcuni giorni vigono norme più stringenti per contrastare il diffondersi del contagio da Covid. Provvedimenti che hanno scatenato la protesta. con sit in che ormai vanno avanti da tre giorni.

“Vi scrivo, a nome di tutta la Chiesa locale, per testimoniavi vicinanza, affetto e preghiere. Siamo tutti più preparati rispetto a prima ma la situazione epidemiologica sta peggiorando. Ci sentiamo più esposti e indifesi, ma forse è calato anche il livello di responsabilità e di saggezza già dimostrato. Dobbiamo riconoscere che, per tante ragioni e in molti strati della comunità, è calata la tensione psicologica e si è fortemente ridotto, se non annullato, il rispetto delle regole” aggiunge.

“Questo ci rende più deboli e rende più precari la sicurezza generale, il bene comune e l’economia mettendo in difficoltà chi deve assumere opportune decisioni e misure necessarie Il rischio è grande. Si possono avere scelte non adeguate, si possono commettere errori comportamentali, si sospendono attività produttive con perdita di posti di lavoro, si finisce in uno stato di crisi economica e di povertà diffusa” evidenzia il cardinale Sepe. (ANSA).

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