Da Lozano a Osimhen, sorprese e delusioni del mercato del Napoli

Fabian Ruiz of Napoli (center) celebrates with his teammates Nigerian forward Victor Osimhen and Polish midfielder Piotr Zielinski after scoring a goal during the Italian Serie A soccer match Uc Sampdoria vs Ssc Napoli at Luigi Ferraris stadium in Genoa, Italy, 11 April 2021 ANSA/SIMONE ARVEDA

Quando arriverà il momento giusto per lottare per lo scudetto? L’interrogativo principale dei tifosi del Napoli da un decennio a questa parte riguarda proprio il tricolore. Dall’avvento di Walter Mazzarri sulla panchina azzurra, datato ottobre 2009, la condotta degli azzurri è completamente cambiato in campionato. Nonostante potesse fare affidamento su una rosa composta da molti gregari, alcuni dei quali reduci addirittura dalle avventure in Serie C, il tecnico toscano riuscì a piazzare il Napoli in Europa, pareggiando il massimo risultato mai ottenuto dai partenopei in campo internazionale: gli ottavi di Champions League. A distanza di oltre 20 anni dall’era di Maradona, inoltre, Mazzarri riportò un trofeo in bacheca, con la Coppa Italia vinta ai danni della Juventus nel 2012.

Se oggi il Napoli presenta ancora una squadra di rango europeo lo deve al successore di Mazzarri, Rafa Benitez, che si comportò sia da tecnico sia da manager, favorendo l’arrivo sul mercato di elementi importantissimi come Koulibaly e Mertens, ancora oggi titolari. Al mister spagnolo va riconosciuto anche il merito di aver scoperto Faouzi Ghoulam, la cui carriera è stata minata principalmente dagli infortuni. In una tifoseria così focosa e attenta come quella del Napoli non possono passare sotto traccia i cosiddetti “bidoni”, vale a dire i flop della campagna acquisti che non riescono a rendere come sperato dopo essere stati strapagati dal club per aggiudicarsi il loro cartellino. Basti pensare ai vari Edu Vargas, Michu o Valdifiori.

Le ultime sessioni di mercato del Napoli sono state piuttosto confusionarie. In particolare, due anni fa ci si interrogò molto sull’arrivo di Hirving Lozano, promettente ala messicana, che però non trovo la giusta collocazione tattica nello scacchiere di Carlo Ancelotti. Con l’addio del tecnico e l’insediamento di Gattuso sulla panchina del Napoli, però, il rendimento dell’ex attaccante del PSV è completamente cambiato. Quello di Lozano fu uno degli acquisti più onerosi della storia del Napoli e sarebbe stato un vero peccato se non avesse portato i frutti sperati. Nell’attuale stagione il giocatore si sta distinguendo per essere addirittura uno degli uomini più in forma della rosa.

I timori legati a Lozano si stanno riproponendo però per uno degli ultimi nuovi innesti della squadra azzurra, vale a dire Victor Osimhen. Stiamo parlando dell’investimento più costoso di sempre per il Napoli, che però è stato frenato nel rendimento da stop di varia natura. Secondo alcuni media il gioco del nigeriano ricorderebbe persino quello di Cavani: una prima punta che non cerca a tutti i costi la conclusione, ma accompagna il gioco per favorire eventualmente il compagno meglio piazzato. Al momento, però, l’attaccante sta portando in dote pochissimi gol, oltre che la nomea del classico acquisto sbagliato.

I tempi dei 91 punti di Sarri sembrano ormai lontani. Forse, solo nel 2018 il Napoli è stato veramente vicino a lottare per lo scudetto. Nelle altre stagioni, infatti, anche il cammino più brillante era destinato ad arrestarsi di colpo, portando la formazione partenopea a perdere rapidamente terreno in classifica. Pronosticare chi vincerà il campionato nell’anno di maggiore difficoltà della Juventus rimane comunque complicato, sia per gli addetti ai lavori sia per chi osserva lo scenario delle scommesse sportive online. L’aritmetica non ha ancora condannato il Napoli, ma servirebbe un vero miracolo per vedere gli uomini di Gattuso festeggiare il tricolore da qui a breve.

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