Il direttore del museo di Casoria si ammanetta.

Il direttore del Contemporary Art Museum di Casoria (Napoli), Antonio Manfredi, si è incatenato ad una valvola del termosifone nella stanza del sindaco Pasquale Fuccio per protestare contro la possibile chiusura del museo fondato da lui tredici anni fa. “Siamo un bene da tutelare”, dice Manfredi raggiunto al telefono.

In queste ore chiama all’appello tutti i politici che sono stati al Cam, lancia un SOS che scongiuri la chiusura.

In un passaggio della nota inviata alle redazioni dice: “Non permetterò ancora di giocare con un museo che da tredici anni lotta per la sopravvivenza e realizza mostre contro ogni forma di sopruso sociale e culturale in una terra di camorra e di problematiche sociali spaventose”.

Ammanettato per sette ore al termosifone della stanza del sindaco per chiedere l’attenzione della politica e scongiurare la chiusura del suo museo, il Contemporary Art Museum di Casoria (Napoli). E’ la nuova impresa di Antonio Manfredi, battagliero curatore d’arte che nel 2011, sempre per salvare il museo, non esitò a dare fuoco in piazza ad una serie di opere.

La protesta si è risolta dopo ore di stoica resistenza con l’arrivo di una serie di telefonate, in primis quella del presidente della Campania De Luca che – racconta all’ANSA Manfredi – gli ha accordato un appuntamento martedì “per aprire un tavolo anche con il comune per trovare una soluzione per il museo”. Da qui lo stop proprio quando i carabinieri, che già lo avevano denunciato per interruzione di pubblico servizio, stavano per arrestarlo. “Quello che è certo è che io non ce la faccio più”, si sfoga il direttore, “Dopo tredici anni ci aspettiamo che la politica trovi anche per noi una soluzione”. (ANSA)