Donna ferita a Portici, i presbiteri: è pandemia sociale.

I presbiteri della città di Portici e dell’intero dodicesimo decanato che comprende anche le città di San Giorgio a Cremano, Ercolano e San Sebastiano al Vesuvio si dicono ‘preoccupati’ per la recrudescenza di violenza nei territori.

“Dalla pandemia da Covid siamo passati alla pandemia sociale, accompagnata da episodi continui di violenza in questi ultimi mesi, in cui si intravedono le trame oscure della delinquenza comune e della camorra”, si legge in una lettera a firma del decano Giorgio Pisano e condivisa dai presbiteri delle quattro città a proposito del ferimento della 43enne a colpi di arma da fuoco a Portici.

“La sparatoria avvenuta stamani, al viale Melina, è la punta dell’iceberg di fenomeni raccapriccianti di violenza che, da tempo, ammorbano le nostre vite. Auspichiamo interventi efficaci di prevenzione, custodia e sorveglianza delle nostre città. In tanti sono preoccupati per la propria sicurezza e per quella delle loro famiglie. Il territorio va salvaguardato” si legge nella lettera. “Fondamentale ci appare il ricorso ad una tutela del territorio stabile oltre comunicazioni da protocollo.

Servono fatti concreti. Come pastori delle 29 Comunità parrocchiali, continuiamo con impegno la nostra vicinanza alle fasce più deboli e maggiormente in difficoltà (famiglie, bambini, adolescenti, giovani, anziani, ammalati) del nostro decanato, promuovendo un sano volontariato e nello stesso tempo preghiamo affinché la cittadinanza intera recuperi il senso civico del vivere”. (ANSA).