Due appuntamenti dedicati a Carlo di Borbone domenica 5.

Una visita guidata alla mostra su Carlo di Borbone al Museo Archeologico Nazionale a Napoli, e uno spettacolo itinerante nella settecentesca Villa Campolieto che proietterà gli ospiti al tempo di re Ferdinando e Maria Carolina. Sono i due eventi promossi domenica 5 febbraio dall’associazione culturale Karma impegnata nella valorizzazione di siti di interesse storico e paesaggistico della Campania. Il primo appuntamento, per gli appassionati di storia e d’arte, è alle 9:30 al MANN dove di recente è stata riaperta la Sezione Egizia. Domenica i partecipanti saranno accompagnati alla mostra su Carlo di Borbone e la diffusione delle Antichità, alla scoperta del sovrano illuminato che diede impulso agli scavi archeologici di Ercolano e Pompei.

Una mostra condivisa con Madrid e Città del Messico, inaugurata il 14 dicembre, visitabile al MANN fino al 16 marzo 2017. Altra mostra visitabile, contestualmente, è quella su Amedeo Maiuri. Una vita per l’archeologia’ dedicata al grande archeologo, a lungo direttore degli Scavi di Ercolano, aperta fino al 20 febbraio 2017.
Il pomeriggio a Villa Campolieto alle 17.30 andrà di scena A corte dai Borbone, una visita-spettacolo itinerante ed interattiva giunta alla seconda edizione. La villa settecentesca diventerà sede di un ballo borbonico dove, tra gli ospiti intenti a visitarne le stanze, si alterneranno oltre quindici tra attori e figuranti. Ad accogliere gli ospiti, informa l’associazione Karma, saranno due damigelle che faranno da scorta a una seducente Dama di Corte, che farà da guida (per volere del Re) attraverso le bellezze artistiche delle sale della Villa. Tra lo scalone e le stanze affrescate al piano nobile, si incontreranno i personaggi che fanno parte della storia del periodo: re Ferdinando e la regina Maria Carolina, un Vanvitelli estroso come tutti gli artisti, il suo piccolo e impertinente collaboratore, una serva estremamente insolente e persone del popolo che faranno rivivere agli ospiti atmosfere del XVIII secolo. Sullo sfondo note settecentesche suonate dai musicisti del Re. Per info: www.karmacultura.it. (ANSA)