Emergenza Coronavirus, il Coisp: sospendere le attività aperte al pubblico e chiudere i bar.

Il sindacato di polizia Coisp attraverso il Segretario Generale di Napoli, Giuseppe Raimondi, chiede: “Chiudete i bar e tutte le attività aperte al pubblico alle 21:00” – continua – “L’aver diffuso le regole da seguire e precauzioni da prendere per evitare al massimo il contagio seppur note ormai a tutta la collettività, a quanto pare, non è stato sufficiente visti gli atteggiamenti di esagerata superficialità tenuti da un certo numero di cittadini, soprattutto i giovani. Purtroppo l’emergenza c’è e va affrontata. Considerato inoltre che, così come ribadito più volte ormai da grandi professionisti del campo che si stanno occupando del virus, della sua genesi e della sua evoluzione, non vi è allo stato attuale, alcuna evidenza scientifica che possa confermare o meno l’eventuale ambientamento dell’infezione con temperature elevate, onde arginare il più possibile i veicoli di contagio, invitiamo il Presidente della Regione De Luca Vincenzo ad emanare un’ ordinanza ad hoc che obblighi la chiusura di bar ed altri luoghi di aggregazione sociale entro le ore 21:00, almeno fino a quando l’epidemia in atto non subisca una sensibile frenata. Altrimenti si corre il rischio (verificabile da qui a qualche giorno) che anche le regioni del Sud, compresa la nostra, vengano chiuse in toto, con la sottile ma sostanziale differenza che mentre la Lombardia e le altre città del Nord hanno dalla loro strutture ospedaliere e medici a sufficienza per fronteggiare questa emergenza, per noi purtroppo non è così, considerando che i nostri medici ed ospedali lavorano già ininterrottamente per le emergenze giornaliere, tra l’altro in sotto organico, con turni massacranti e con strutture e strumenti spesso e volentieri deficitari. Maggiore attenzione va posta anche sulle forze dell’ordine che, nonostante l’emergenza e nonostante abbiano anch’esse delle famiglie da salvaguardare, comunque sono, al pari dei medici, sempre in prima linea ma, a differenza loro, muniti di scarse protezioni atte ad evitare l’eventuale contagio per se stessi e per gli altri. Quindi, alla luce di tutto ciò, chiediamo alle Istituzioni di porre in essere tutte quelle misure eccezionali (e drastiche) compresa la chiusura di bar ed altri luoghi di aggregazione, affinchè non si arrivi anche in Campania allo scenario cui stiamo assistendo in Lombardia e nel Nord Italia in generale. Le donne e gli uomini delle forze dell’ordine – termina il sindacalista partenopeo – anch’essi in trincea, sono sempre più esposti ed a rischio di contagi come già avvenuto per alcuni nostri colleghi e questo potrebbe ridurre anche drasticamente la presenza di poliziotti sul territorio, proprio per questo non bisogna assolutamente sottovalutare il nostro invito a ridurre i rischi di contagi,  anche se ciò dovesse significare l’adozione di  decisioni impopolari.

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