Festival di Musica da Camera, da domenicaa 10 al Maschio Angioino.

La diciannovesima edizione del Festival di Musica da Camera ripropone, dopo una pausa dedicata agli eventi dell’’Orchestra Giovanile Napolinova, quelle caratteristiche che lo hanno reso unico ed imitato fin dalla sua nascita nel lontano 1998.

Caratteristica distintiva, che pur se ispirato alle memorabili “Settimane Internazionali” di Accardo, lo ha reso unico, è sempre stata quella di unire in gruppi occasionali artisti di chiara fama e giovani talenti che con poche prove, spesso pubbliche, hanno eseguito alcune delle pagine più belle del repertorio cameristico rendendo le performance, anche se non perfette come quelle di un gruppo stabile, momenti unici e irripetibili pieni di quella emozione e di quella spontaneità che, trasmessa al pubblico, lo ha sempre coinvolto in modo unico.

Inoltre il Festival negli anni ha anche fatto conoscere al pubblico grandi solisti, molto spesso per la prima volta a Napoli, e giovani talenti successivamente affermatisi a livello internazionale.

Tanti i grandi solisti esibitisi al festival. Elencarli tutti sarebbe troppo lungo come elencare tutti i giovani che si sono esibiti da sconosciuti al Festival per poi diventare artisti di fama e entrare nelle più importanti orchestre, ma vogliamo ricordarne due, purtroppo ora scomparsi: il grande violoncellista Arturo Bonucci, presente nel 1998 al primo concerto del Festival per la prima edizione a Villa Pignatelli e il grande pianista Bruno Mezzena che con le sue esecuzioni ha più volte reso grande questo festival. Oltre a questi due grandi artisti, hanno reso unico il Festival tra gli altri: Alessandro Carbonare che proprio al festival nel 1999 debuttò a Napoli per la prima volta reduce dai successi in tutto il mondo, Carlo Parazzoli, Calogero Palermo, Gabriele Geminiani, Raffaele Mallozzi,  Franco Mezzena, Guglielmo Pellarin, Luca Benucci, Alessandro Laffranchini, Francesco De Angelis, Vincenzo Balzani, Paolo Pollastri, Andrea Noferini, Francesco Bossone, Stefano Novelli.

Questa edizione non è da meno e, dopo il “concerto anteprima” dello scorso dicembre che ha visto esibirsi tre solisti di fama, Pieranunzi, Falasca e Fiore (Fabrizio Falasca è proprio uno di quei giovani che, all’epoca sconosciuto, tanti successi ha avuto al festival unito a grandi solisti), proporrà durante questo febbraio, sempre ad ingresso libero,  due grandi appuntamenti con tre solisti di chiara fama quali : Silvia Bellio, Ricardo Serrano e Giovanni Gnocchi.

Questi tre grandi artisti, uniti a giovani talenti di cui sicuramente in futuro sentiremo parlare, proporranno alcune bellissime opere cameristiche.

Il dieci febbraio programma dedicato interamente a Mozart con due quartetti con il flauto e il quintetto con corno di rara esecuzione con Silvia Bellio e Ricardo Serrano.

Il diciassette febbraio viaggio intorno al violoncello con Giovanni Gnocchi e un quartetto d’archi di giovani talenti con opere di Bach, Haydn e Tcaikovskji .

Concludiamo ringraziando l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e il Sindaco per averci concesso l’utilizzo della splendida “Sala dei Baroni” del Maschio Angioino che, anche se non adattissima alle esecuzioni musicali, dona con la sua bellezza e particolarità una suggestione unica.