Una fiaccolata contro i graffiti selvaggi sui monumenti del Centro Storico, giovedì 14 davanti a San Pietro a Majella.

Abbiamo subito aderito all’iniziativa promossa dal Comitato Portosalvo – dichiara Giuseppe Serroni, Presidente dell’Associazione I Sedili di Napoli  di organizzare, insieme a tantissime altre aggregazioni culturali e sociali della Città , una fiaccolata di protesta per fare luce sullo scempio quotidiano al quale milioni di visitatori, soprattutto in questo periodo di maggiore afflusso turistico, assistono con sgomento e con perplessità . Il Centro Antico di Napoli, iscritto sin dal lontano 1995 nella lista UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, mostra oggi il suo volto deturpato da scritte, graffiti e scarabocchi incomprensibili ma multicolori su ognuno dei tantissimi antichi palazzi nobiliari, delle tantissime memorie di pietra che raccontano di una Neapolis greco-romana nobilissima, dalle innumerevoli quanto meravigliose cappelle e chiese monumentali che fanno del Centro Antico più grande del Mondo, un invidiato Museo all’aperto e che attrae persone da tutto il Pianeta e che affascina, suggestiona ed emoziona sempre tutti, nonostante le tante ferite inferte da mani, a nostro parere, più che consapevoli di quello che fanno.

Se in questi ultimi anni, grazie ad una serie di contingenze favorevoli, Napoli ed in modo particolare il suo cuore antico, è diventata una meta preferenziale per milioni di persone, non possiamo che essere allarmati se di pari passo ad un incremento turistico che significa aumento del PIL comunale ma anche regionale, avanza l’esercito senza volto dei vandali che ogni giorno ed ogni notte, indisturbato e sempre più rafforzato proprio per questo, aggredisce ciò che attrae il turismo di massa, culturale o religioso che sia. C’è un chiaro progetto che non abbiamo paura di definire “criminale” per distruggere le nostre memorie storiche e culturali e per danneggiare l’mmagine di un’intera Città e del suo Popolo migliore.

La fiaccolata che si terrà giovedì 14 dicembre dalle ore 17:30, con concentramento davanti alla chiesa medievale di San Pietro a Majella, vedrà  scendere in strada decine di cittadini, tante Associazioni ed aggregazioni che hanno a cuore il Bene Comune e che non vogliono arrendersi al degrado ed all’abbandono.

Bisogna trovare soluzioni rapide ed efficaci per fermare questo fenomeno di “autolesionismo” non più¹ tollerabile; per ogni monumento o pezzo di pietra di spoglio che viene vandalizzato, la Città  perde un pezzo della propria Dignità  e della propria Identità  che, unite alla perdita di appeal anche in termini economici, significa tenere in ostaggio di forze oscure, il senso civico e la speranza di un futuro migliore per le nuove generazioni napolitane.

La fiaccolata si muoverà  da Piazza Miraglia per poi proseguire verso il martoriato campanile romanico della Pietrasanta, percorrerà  Via Nilo per raggiungere Spaccanapoli per terminare poi a Piazza San Domenico Maggiore, dove maggiormente si stanno concentrando le attenzioni dei vandali e dei graffitari selvaggi.

Oltre ai promotori, il “Comitato di Portosalvo” e l’Associazione “I Sedili di Napoli”, hanno annunciato la loro adesione: “Locus Iste”, “IlVaporetto.com”, “Identità Insorgenti”, “Vanto”, “Atlantide Ritrovata”, “Incontri Napoletani”, “Telefono Blu Napoli”, “Fabbrica dell’Immaginario”,  “Progetto Napoli”, “Musica Libera”, “Mastro Masiello Mandolino”, “La Bottega del Mandolino”, “Chiaia per Napoli”, “Ass. Mario Brancaccio”, “Comitato Posillipo”, “Ass. Ernesto Rossi”, “Gruppo Storico Oplontino”, “AsMed”, “AREN – Associazione Restauratori Napoletani”, Ass. di Protezione Civile “Base Condor”, nonché: Umberto De Gregorio, Presidente dell’EAV, il Presidente della IV Municipalità , Giampiero Perrella, il Presidente della II Municipalità  Francesco Chirico, i Consiglieri della II Municipalità  Ciro Gentile e Pino De Stasio.

Durante il percorso saranno distribuiti volantini che conterranno le motivazioni della manifestazione e le proposte della Società  Civile per almeno tentare di fermare questa inconcepibile guerra alle nostre Radici storiche e culturali