Funivia del Faito: sicurezza garantita da conduttore a bordo.

An image of the reopening on Wednesday of the cableway between Castellammare di Stabia railway station, near Naples, and Faito Mountain, overlooking Naples Gulf, after years of renovation, 04 May 2016. ANSA / CIRO FUSCO

Controlli periodici su tutto l’impianto, sistemi automatici e, non da ultimo, il fattore umano. Sono questi gli elementi necessari per garantire il massimo della sicurezza per chi viaggi in funivia.

Ad affermarlo all’ANSA e’ l’ingegnere Antonio Rozza, 25 anni di esperienza sul campo, ora direttore della Funivia del Faito, tre chilometri di salita da Castellammare si Stabia con vista sul Golfo di Napoli.

“Attenzione e professionalità – spiega Rozza mentre la cabina affronta gli oltre mille metri di dislivello – sono requisiti comunque necessari anche in presenza di automatismi che in caso di necessita’ intervengono sugli impianti fino a bloccarne la corsa”.  Anche la funivia del Faito fu teatro di una tragedia nell’agosto del 1960 quando a causa di un errore umano – come ricorda lo stesso ingegnere – una delle cabine giunse a valle senza frenare la corsa causando quattro morti. ” Quello che e’ successo al Mottarone – dice Rozza – non puo’ essere spiegato solo con la rottura del cavo traente. A concorrere alla tragedia sono sicuro siano stati piu’ fattori”..  All’arrivo, dopo otto minuti, il conduttore a bordo della cabina provvede ad azionare i blocchi di sicurezza ed ad aprire le porte.

”Anche quella aziona il freno – dice Rozza indicando una leva rossa sul quadro di comandi gestito a bordo – e viene usata in caso di necessità dal conduttore la cui presenza in cabina e’ obbligatoria, secondo una norma che risale al 1968, solo oltre i 15 passeggeri ma qui è prevista per tutte le cose”.

Ma si sarebbe evitato l’incidente del Mottarone se ci fosse stato a bordo della cabina il conduttore? Rozza non esita e risponde: “Non mi sentirei di escluderlo”. (ANSA).

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