GdF sequestra ombrelloni e sdraio abusivi sulla spiaggia di Bacoli.

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Nel quadro della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, a cura del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, sono stati intensificati i servizi tesi al contrasto degli illeciti finanziari che minano la libera concorrenza del mercato e degli operatori economici rispettosi delle regole, soprattutto nelle principali località di attrazione turistica ed in questo periodo di esodo estivo.

Nell’ultimo fine settimana, i finanzieri della dipendente Brigata di Baia, congiuntamente ai militari dell’Arma dei Carabinieri – Stazione di Bacoli e del personale della Capitaneria di Porto di Baia, hanno posto in essere un significativo “Piano di Controllo” che ha interessato l’area costiera e balneare di Bacoli, località a forte vocazione turistica e meta di numerosi vacanzieri provenienti dal vicino capoluogo e da tutta la provincia.

In particolare, la sinergica attività di contrasto all’abusivismo commerciale organizzato posta in essere dalle Forze di polizia operanti ha consentito di riscontrare l’illegale occupazione di un’area demaniale marittima – di circa 850 mq di arenile demaniale – con il conseguente sequestro di 387 tra lettini prendisole ed ombrelloni presenti per fornire servizi aggiuntivi ai bagnanti. In una specifica circostanza, inoltre, è stato accertato che l’area era già sottoposta a precedente sequestro ed il responsabile, noncurante del vincolo già gravante sulla struttura, ha proseguito nell’esercizio dell’attività di fornitura di servizi di spiaggia.

Nell’ambito dei compiti istituzionalmente demandati al Corpo, i finanzieri della Brigata di Baia hanno proceduto, inoltre, ad effettuare controlli in materia di sommerso di lavoro, riscontrando l’irregolarità di un rapporto lavorativo e contestualmente acquisendo dati fiscali finalizzati ad evidenziare eventuali elementi di criticità contributiva.

Il Piano posto in essere ha quali obiettivi non solo quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi, ma anche l’obiettivo di evitare che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.

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