GdF sequestra una tonnellata di botti pericolosi a Somma Vesuviana.

(ANSA) - NAPOLI, 21 DIC - Sequestro di botti nel Napoletano: oltre una tonnellata in due distinti messi in atto dalla Guardia di Finanza di Napoli a Somma Vesuviana e Giugliano in Campania In particolare, i "baschi verdi" del Gruppo Pronto Impiego hanno sequestrato presso una ditta individuale di Somma Vesuviana), a seguito di perquisizioni locali e domiciliari, ordigni artigianali di fabbricazione illegale ad alto potenziale esplosivo, oltre che materiale pirotecnico, mentre i finanzieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno individuato, presso il deposito di un corriere nazionale, 2 bancali di fuochi d'artificio destinati alle province di Roma e Cagliari che indicavano un mittente inesistente. Il controllo della merce ha permesso di sottoporre a sequestro il carico, di identificare il reale spedizioniere e di riscontrare che il corriere era completamente all'oscuro del reale contenuto dei pacchi in spedizione. Segnalati all'Autorità Giudiziaria 3 responsabili, di cui 2 tratti in arresto, per detenzione, commercio abusivo ed omessa denuncia all'Autorità di materiale esplodente.

Sequestro di botti nel Napoletano: oltre una tonnellata in due distinti interventi messi in atto dalla Guardia di Finanza di Napoli a Somma Vesuviana e Giugliano in Campania.
In particolare, i “baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego hanno sequestrato in una ditta individuale di Somma Vesuviana, a seguito di perquisizioni locali e domiciliari, ordigni artigianali di fabbricazione illegale ad alto potenziale esplosivo, oltre che materiale pirotecnico, mentre i finanzieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno individuato, nel deposito di un corriere nazionale, 2 bancali di fuochi d’artificio destinati alle province di Roma e Cagliari che indicavano un mittente inesistente. Il controllo della merce ha permesso di sottoporre a sequestro il carico, di identificare il reale spedizioniere e di riscontrare che il corriere era completamente all’oscuro del reale contenuto dei pacchi in spedizione. Segnalati all’Autorità Giudiziaria 3 responsabili, di cui 2 tratti in arresto.
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