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“Caivano non è stato uno spot. Anche io pensavo sarebbe stato uno spot. Poi sono stato più volte. A Caivano sono state fatte cose concrete, intanto la palestra gestita dagli olimpionici della Polizia di Stato. Nel Comune non c’era un assistente sociale, ora ce ne sono 7 o 8. Così Gratteri in audizione davanti la Commissione Parlamentare Antimafia.
All’inizio quando vedevo arrivare ogni tre giorni i ministri pensavo fosse un’esagerazione, ma adesso a Caivano ci sono stato più volte e posso dire che sono state fatte cose concrete”.
Lo dice il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, ascoltato oggi a Palazzo San Macuto a Roma dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.
Gratteri sottolinea i cambiamenti positivi a Caivano, come la ristrutturazione di una palestra e di una piscina gestite dalla Polizia di Stato, e l’aumento degli assistenti sociali da zero a otto.
Tuttavia il Procuratore evidenzia anche che molte aree in Italia, comprese le periferie di Milano e Roma, affrontano ancora sfide significative, con baraccopoli dove nessuno va.