In carcere con droga e telefono per suo assistito, arrestato avvocato a Santa Maria Capua Vetere.

L'esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, Caserta, 13 giugno 2020. Un rivolta dei detenuti, sarebbe in atto nell'istituto di pena che in questi giorni è al centro di polemiche riguardanti un'inchiesta su presunti pestaggi che sarebbero avvenuti lo scorso 6 aprile. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali la rivolta è scoppiata nel reparto Danubio. Ieri, nell'infermeria dell'istituto sei agenti sono stati aggrediti da detenuti extracomunitari. ANSA / CESARE ABBATE

Si reca in carcere per andare a parlare con il proprio assistito detenuto e viene sorpreso con la droga e un micro cellulare addosso, destinati ovviamente al cliente.

Il fatto è accaduto qualche giorno fa nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), protagonista un avvocato del Foro di Napoli, che è stato arrestato e posto ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di hashish dalla Polizia Penitenziaria, che ha eseguito il provvedimento restrittivo emesso dal Gip di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura; per il detenuto destinatario del carico da circa cento grammi, il Gip ha invece disposto la custodia cautelare in carcere.

I fatti sono accaduti il 17 febbraio, e gli accertamenti investigativi coordinati dalla Procura, che hanno portato all’emissione delle misure, sono stati molto veloci. Il legale difensore ha incontrato il detenuto nella sala colloqui del carcere, ed è qui che il professionista è stato sottoposto a perquisizione personale da parte degli agenti penitenziari, che gli hanno trovato addosso quattro panetti di hashish del peso di quasi cento grammi, un micro telefonino con scheda sim e un caricabatteria con cavetto. (ANSA).