La scorsa notte alle ore 1:20 circa una pattuglia della Polizia Locale della Unità Operativa Vomero in servizio di pattugliamento in transito in piazza Vanvitelli ha potuto vedere lo svilupparsi di un principio di un incendio in un gazebo a servizio di un’attività di ristorazione sita su via Scarlatti in prossimità della piazza.
Il personale della Municipale è immediatamente intervenuto per delimitare l’area, mettere in sicurezza eventuali passanti ed ha provveduto ad allontanare una persona che si trovava nei pressi del vicino gazebo di una attività confinante con quella invasa dalle fiamme. L’incendio che si è rapidamente sviluppato in tutta la struttura è stato spento grazie all’immediato intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno scongiurato ulteriori danni a cose e/ o persone.
Il sito è stato poi messo in sicurezza dalla protezione civile comunale. Si è provveduto come sempre in queste circostanze, ad informare la locale Procura della Repubblica contattando il PM di turno che ha disposto accertamenti, la rimozione dei residui dell’incendio nonché l’acquisizioni di immagini dalle telecamere presenti sul territorio.
Sono al lavoro tutte le Forze dell’Ordine per accertare la dinamica dell’accaduto.
” L’incendio che la notte scorsa ha distrutto uno dei tanti gazebo, sorti come funghi negli ultimi tempi nel quartiere partenopeo del Vomero, segnatamente nei tratti pedonalizzati, almeno sulla carta, di via Scarlatti e di via Luca Giordano, ripropone alcuni temi sui quali, in più occasioni, abbiamo sollecitato risposte alle autorità competenti, senza che tali risposte sino mai arrivate “. Ad intervenire sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, il quale, dopo che è stato più volte e ripetutamente evidenziato il grave problema, presente lungo le strade del quartiere collinare, causato dall’invasione di “tavolino selvaggio” che di fatto ha privato i cittadini, e segnatamente le persone diversamente abili o con problemi di deambulazione ma anche le mamme con passeggini, di poter transitare facilmente e in tranquillità, senza dover effettuare dei veri e propri slalom, a fronte delle reiterate proteste e denunce, salite più volte alla ribalta delle cronache, non si è palesata a tutt’oggi alcuna risposta operativa da parte degli uffici competenti, ha lanciato una petizione online dal titolo: ” Napoli: basta con “tavolino selvaggio! “, indirizzata al sindaco di Napoli, Manfredi, con la richiesta d’interventi immediati e non più dilazionabili per debellare un fenomeno che in Città ha oramai raggiunto livelli inaccettabili.
“Tra le questioni più spinose sollevate – sottolinea Capodanno – c’è quella che riguarda il fatto che le strutture in questione, che sovente occupano il suolo pubblico in misura molto maggiore rispetto ai metri quadrati autorizzati, sono da considerare mobili, tant’è che per esse viene rilasciato il solo permesso di occupazione suolo, laddove, se fossero fisse, occorrerebbero delle vere e proprie concessioni edilizie. Dunque, come strutture mobili, tutti gli arredi, compresi ombrelloni, tavolini e sedie andrebbero, al termine dell’attività, smontati e ricoverati all’interno dei locali al coperto per essere rimontati il giorno successivo. Cosa che evidentemente allo stato non avviene “.
“Il tutto – aggiunge Capodanno – con i conseguenti potenziali pericoli per passanti e residenti, visto che si tratta di arredi non ignifughi, come testimonia l’incendio in questione, in un quartiere come il Vomero che vanta una delle più alte densità abitative d’Europa se non del Mondo, con quasi 24mila abitanti per chilometro quadrato, peraltro posti in prossimità di alberature stradali e degli impianti di pubblica illuminazione “.
” Un altro aspetto da considerare – puntualizza Capodanno – laddove, come s’ipotizza l’incendio fosse di natura dolosa, è legato ai troppi frequenti episodi analoghi che si sono registrati negli ultimi tempi nell’area collinare vomerese, dove sono state incendiate anche due palme, nei pressi del parco Mascagna, mentre un’autovettura è andata a fuoco in via Kerbaker. C’è qualche collegamento tra tutti questi episodi in un quartiere dove fino a qualche anno fa tali eventi erano del tutto ignoti? Cosa sta succedendo? Ci auguriamo che la magistratura e le forze dell’ordine facciano al più presto chiarezza “.
“Anche perché serpeggia molta preoccupazione oltre che paura tra i residenti – continua Capodanno -. Ancora non si è spenta infatti l’eco della manifestazione svoltasi sabato scorso per denunciare il grave fenomeno delle baby gang, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone mentre il quartiere, dove insistono circa 1.600 attività commerciali, alcune delle quali della grande distribuzione, sembrerebbe sempre più al centro degli interessi della criminalità organizzata e non, al punto, da più parti, si è sottolineato che il quartiere collinare potrebbe essere utilizzato come “lavanderia” del danaro scorso, derivante da attività illecite “.
Sulle questioni sollevate Capodanno sollecita ancora una volta gli interventi del caso, nel rispetto delle normative vigenti, da parte delle autorità competenti.