Saranno sei le voci in gara a disputarsi la vittoria di questa edizione del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano che si disputerà sabato 28 gennaio alle ore 21.30 al Milestone di Piacenza (l’ingresso è gratuito con tessera del Piacenza Jazz Club o ANSPI). Si chiude così, con l’ultima finale dedicata alla sezione dei Cantanti, questa fase del concorso. Altri momenti clou sono previsti successivamente: a marzo si esibiranno i vincitori dello scorso anno, che avranno una serata loro dedicata all’interno del cartellone del prossimo Piacenza Jazz Fest cui è abbinato il concorso. In chiusura del festival il prossimo 8 aprile si terrà la premiazione dei vincitori di questa edizione nel corso del Galà finale.
Il “Bettinardi”, alla sua quattordicesima edizione, gode di un grande prestigio a livello nazionale, tanto che le proposte musicali arrivano da ogni parte d’Italia, ed è dedicato espressamente alla ricerca di musicisti e cantanti giovani e talentuosi. L’organizzazione è a cura dell’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy ed Elitrans. Il concorso è dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori del Piacenza Jazz Club e saxofonista Chicco Bettinardi, prematuramente scomparso nel 2004.
I sei cantanti ammessi dalla giuria, che aveva precedentemente selezionato a porte chiuse il materiale audio inviato dai candidati, quest’anno sono in prevalenza rappresentanti provenienti dal Sud Italia. L’unica cantante del Nord, in particolare da Felino, provincia di Parma, infatti, è Giulia Di Cagno venticinquenne già distintasi lo scorso anno classificandosi seconda; in rappresentanza del centro Italia arriva Enrica La Penna, ventiquattrenne di Chieti; mentre originari del sud della penisola gli altri quattro finalisti: le pugliesi Federica Orlandini ventitreenne da Lecce, così come Dionisia Cassiano, di anni 29, originaria di Muro Leccese, sempre in provincia Lecce, la palermitana Valeria Maria Terruso che di anni ne ha 25 e l’unico uomo del gruppo, Arturo Caccavale, ventottenne di Nola, in provincia di Napoli.
L’ordine di esibizione verrà come sempre stabilito per sorteggio e i finalisti si contenderanno la vittoria proponendo ciascuno tre brani scelti liberamente, tra i quali per regolamento almeno uno “standard”. Potranno avvalersi dell’accompagnamento del trio formato da Gino Marcelli al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.
A valutare i finalisti sarà una Giuria presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del Jazz italiano e insegnante al Conservatorio di Bologna oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, che sarà affiancata da Debora Lombardo, anch’essa cantante e docente della Milestone School of Music, dal presidente del Piacenza Jazz Club, il saxofonista Gianni Azzali, dalla giornalista di “Libertà” Eleonora Bagarotti e dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani.
Arturo Caccavalle canterà “Moanin’” di Bobby Timmons, pianista dei Jazz Messengers gruppo di Art Blakey che lo incise per la prima volta nel 1958, “Walkin”, un blues con una originale introduzione, fu prima accreditata a Miles Davis, il compositore era in realtà Richard Carpenter come si scoprì in seguito, infine un brano del divo brasiliano Djavan dal titolo “Faltando um pedaço”. Dionisia Cassiano proporrà una versione cantata di “Duke Ellington’s Sound of Love”, scritto all’indomani della morte del Duca da Charles Mingus, “Stars” una canzone molto recente con musiche del pianista Fred Hersch e parole di Norma Winstone e quel pezzo di storia del Jazz che è “Anthropology” di Charlie Parker. Giulia Di Cagno farà ascoltare la sua versione di un brano simbolo come “But not for me” di Gershwin, porterà atmosfere partenopee con “Doje stelle so’ cadute” firmato F.S. Mangieri e “Long as you’re Living” della coppia Priester e Turrentine. Enrica La Penna passerà da standard dei primi anni Quaranta, come “I’m Glad There Is You”, di Jimmy Dorsey e Paula Madeira, e anni Cinquanta come “What A Difference A Day Made” di Stanley Adams, resa indimenticabile da Dinah Washington, alla bossa nova di Antonio Carlos Jobim e la sua “Once I Loved”, testo di Vinicius De Moraes. Federica Orlandini interpreterà “You Must Believe in Spring”, scritto da Michel Legrand per la colonna sonora di un musical con protagonista Gene Kelly, una scelta particolare come “Everybody’s Song But My Own” composta da Kenny Wheeler e come terzo un brano tra i più noti di Cole Porter, “You’d Be So Nice To Come Home To”. Valeria Maria Terruso farà ascoltare la sua versione di “Alone Together” di Schwartz e Dietz, “Get Out of Town” scritta da Cole Porter, di cui si ricorda in particolare l’interpretazione di Caetano Veloso e “I Fall In Love To Easily” scritta da Jule Styne, impressa nella memoria nell’interpretazione immortale di Chet Baker.
Al momento della proclamazione, così come è stato in precedenza nel corso delle altre due finali, saranno annunciati i nomi dei due vincitori, ma per la classifica, e per la relativa premiazione, bisognerà aspettare il Galà di fine festival, in programma sabato 8 aprile allo spazio Rotative di Piacenza (Via Benedettine 66). Molto interessanti i premi destinati ai vincitori: al primo classificato spetterà un premio in denaro del valore di 500 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2018” e il “Premio Libertà”, al secondo 350 euro.
Un altro simbolico ma importante premio sarà deciso direttamente dal pubblico presente al Milestone, invitato ad esprimere la sua preferenza sulle esibizioni, attraverso il voto al cantante che ritiene più meritevole.
Prossimo appuntamento con il “Bettinardi” giovedì 9 marzo alle 21.15 nella stupenda cornice della Sala dei Teatini di Piacenza, serata del Piacenza Jazz Fest in cui si esibiranno i vincitori delle tre sezioni 2016.