Liberiamo San Lorenzo Maggiore, l’Associazione I Sedili di Napoli lancia una petizione.

Quattro anni fa, sull’onda emotiva della morte di un giovanissimo studente “per caduta calcinacci” dalla Galleria Umberto I, ad  ogni possibile rischio di analoghi eventi causati soprattutto dall’incuria dei proprietari nella manutenzione degli edifici cittadini, si innalzarono ponteggi e si posero reti di protezione a numerosi palazzi e monumenti cittadini, per garantirne la messa  in sicurezza provvisoria.

Molti interventi di spicconatura degli intonaci pericolanti, furono effettuati a cura dei Vigili del Fuoco e per pochi edifici si  è provveduto poi anche al restauro.

Il Centro Storico di Napoli mostra purtroppo ancora oggi tutte le sue ferite causate dal Tempo, dalla mancanza di manutenzione e dal cambio climatico.

E, insieme alle ferite, si vedono un po’ dappertutto ancora chiese e palazzi puntellati e poi abbandonati al loro destino; per fare solo alcuni esempi, la chiesa di Santa Maria a Piazza a Forcella; il Sacro Tempio della Scorziata al Vico Cinquesanti;  l’ex Banco del Popolo a San Gregorio Armeno e, per restare in zona, l’eclatante caso della  Basilica di San Lorenzo Maggiore, massimo esempio napoletano di architettura gotica francescana, ostaggio di un invasivo quanto ormai inutile e quanto forse pericoloso ponteggio che da quattro anni nasconde la bellezza architettonica di questo simbolo  del francescanesimo angioino e famosissimo in tutto il mondo per il suo nobilissimo passato culturale e storico.

In quattro anni niente si è mosso per questo edificio, se non una improvvisata ed imbarazzante copertura con un “velo pietoso” in  occasione di un grande evento di moda!

Sul sito web del Comune di Napoli è possibile prendere visione del progetto di restauro previsto per questa importante chiesa nell’ambito  del “Grande Progetto di valorizzazione del Sito UNESCO” finanziato con fondi FESR Campania 2007-2013, il cui progetto è stato definitivamente approvato il 12 dicembre del 2014 e la gara per l’esecuzione dei lavori è stata indetta il 9 febbraio del 2015!

Questa “lentezza” burocratica ha determinato forse, l’indifferenza della Soprintentenza del MIBAC nei confronti dell’invasività  così prolungata di un ponteggio metallico che oggi mostra tutta la sua vetustà con la ruggine che la fa da padrona per grandi tratti e che contribuisce a svilire la grande bellezza dell’edificio di Culto; nasconde persino gli scudi dei Sedili che orgogliosamente  la Città ha posto sulla facciata del complesso monumentale e fornisce un’immagine di degrado e di abbandono che il cuore pulsante del Centro Storico Sito Unesco non merita!

E’ per questi motivi che l’Associazione I Sedili di Napoli, raccogliendo il disagio e il malcontento
dei residenti, degli operatori commerciali e artigianali della zona ma anche dei turisti, ha deciso di avviare una campagna di raccolta firme, per il momento, per chiedere con una petizione rivolta al Ministro dei Beni Culturali, Paolo Bonisoli,  di rimuovere l’inutile ed antiestetico ponteggio ed al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, di impegnarsi per accelerare l’iter burocratico per il restauro di San Lorenzo Maggiore.

La petizione che in meno di due giorni ha già raccolto centinaia di adesioni è sottoscrivibile sul Web, grazie alla piattaforma  “change.org” e, su cartaceo, presso il primo punto di raccolta firme a Via San Gregorio Armeno, 14 presso la  Bottega Alpa Presepi.

L’Associazione I Sedili di Napoli, informa poi che  domenica 27 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 sarà allestito, proprio  in Piazza San Gaetano un banchetto per la raccolta delle firme e per illustrare ai firmatari le successive iniziative che saranno messe in campo per la tutela e la salvaguardia del Patrimonio Culturale del Sito UNESCO.