Manager russo, respinta richiesta di arresto, gli avvocati ricorreranno in Cassazione.

L’ottava sezione penale della Corte di Appello di Napoli, presieduta da Giovanna Grasso, si è pronunciata contro l’istanza di scarcerazione presentata dai legali del manager russo Aleksandr Korshunov (avvocati, Nicola Di Mario, Natale Perri e Carlo Cornicchia) arrestato alla fine dello scorso agosto dalla polizia italiana, appena dopo il suo arrivo nell’aeroporto di Capodichino con un visto turistico, in quanto accusato di spionaggio industriale dall’Fbi. Secondo quanto si apprende i giudici riterrebbero sussistente il pericolo di fuga.

A confermare la misura cautelare del carcere è stato il collegio giudicante composto da Rosa Maria Caturano (presidente), da Mario Roberto Gaudio (giudice relatore) e da Carlo Alifano.
Secondo le indagini dell’Fbi, Korshunov (dirigente della società russa per la produzione di motori Odk) si sarebbe appropriato di informazioni coperte da segreto che riguardano la realizzazione del componente di un propulsore a reazione che la società Avio Aero progetta e produce per conto dell’americana General Electric Aviation System. (ANSA).

“Preso atto della decisione assunta, in data odierna, dalla Corte di Appello di Napoli e, ravvisata una assoluta carenza argomentativa sull’eccepito difetto di giurisdizione dello Stato richiedente, anticipiamo immediato ricorso in Cassazione”. Lo annunciano, in una nota, i legali del manager russo Aleksandr Korshunov, gli avvocati Nicola Di Mario, Natale Perri e Carlo Cornicchia, in relazione alla decisione dei giudici napoletani di rigettare l’istanza di scarcerazione presentata per il loro cliente.

“Durante la discussione orale – prosegue la nota – e nel contesto della memoria difensiva depositata in udienza sono stati articolati plurimi rilievi sulla mancanza di potestà punitiva degli Stati Uniti ai quali l’organo giudicante non ha fornito alcuna risposta”. (ANSA)