Marotta, cordoglio di Mattarella e Gentiloni, sabato lutto cittadino.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Gerardo Marotta, fondatore dell’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli, ricordandone “la passione meridionalista e l’impegno generoso per la diffusione del sapere e la preservazione del patrimonio culturale del Paese”.

Cordoglio per la scomparsa di Gerardo Marotta viene espresso anche dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Un dolore enorme per Napoli e per l’Italia”, sottolinea il premier che ricorda “la generosità e la passione civile di un intellettuale europeo, innamorato del pensiero”.

Lutto cittadino nel giorno dei funerali di Gerardo Marotta. È la decisione del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in omaggio dell’avvocato scomparso stanotte a 90 anni. In occasione dei funerali, che saranno celebrati sabato in forma laica, le bandiere di Palazzo San Giacomo è del Consiglio comunale saranno a mezz’asta.

Per i libri ha combattuto, sempre.

Ed uno dei momenti più complicati della vita dell’avvocato Gerardo Marotta, il fondatore dell’Istituto per gli studi filosofici morto la scorsa notte a Napoli, è proprio legato al destino di ben 300 mila libri – anche edizioni originali di Benedetto Croce, Giordano Bruno, cuore della biblioteca dell’Istituto – che anni fa finirono in degli scatoloni destinati ad un deposito di Casoria, in provincia di Napoli.

La storia dei libri e degli scatoloni è del 2012. L’Istituto per gli studi Filosofici di Napoli, fatto nascere dall’Accademia dei Lincei, prima riceveva fondi dallo Stato poi, denunciò allora Marotta, non più. In quegli anni l’avvocato puntò il dito contro una delibera della Regione Campania del 2011 che avrebbe fermato tutto e che sarebbe stata ‘responsabile’ della collocazione dei libri negli scatoloni visto che la sede affidata non era stata mai messa a punto.