Agguato nella periferia est di Napoli. Un uomo è stato ucciso a colpi di pistola in via Argine, al confine tra il quartiere di Ponticelli e il territorio del comune di Cercola.
La vittima è Emanuele Pietro Montefusco, 48 anni, diversi precedenti alle spalle e l’ultimo arresto per spaccio di droga nel 2017, fratello di un boss del clan De Luca-Bossa, attivo nella zona, anche se non coinvolto direttamente in fatti di camorra. La sparatoria è avvenuta in via Argine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Poggioreale.
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in una nota ha parlato di “un episodio delittuoso che desta preoccupazione e provoca un ulteriore impulso ad assumere iniziative mirate per contrastare una logica criminale distante dal comune sentire della popolazione napoletana, impegnata per la crescita e lo sviluppo della città. Le forze dell’ordine stanno attuando la massima vigilanza e riservano particolare attenzione alle indagini volte all’individuazione dei responsabili, cui la magistratura e le forze di polizia sono fortemente impegnate”, e, ha aggiunto, “c’è la piena consapevolezza che per tali dinamiche criminali sia profuso il massimo impegno anche sul piano della prevenzione”.
Ma nella notte ci sono stati altri due agguati a Napoli, con un 21enne in gravi condizioni e un 33enne gambizzato. La Polizia di Stato indaga sulle due sparatorie avvenute tra le 21:30 di ieri sera e le 2:30 di stanotte.
Nel secondo agguato, un 21enne con precedenti è stato ferito nella zona lombare da colpi di pistola.
Soccorso in strada da un passante in piazza Canneto, è tuttora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli.
Nella notte è stato sottoposto ad un intervento chirurgico salvavita e le sue condizioni sono in lieve miglioramento, anche se i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Sul caso indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli. Non è esclusa alcuna pista e non è chiaro se il ferimento sia avvenuto effettivamente dove il giovane è stato soccorso.