Nasce la prima Itticheria a Pozzuoli, un fish point tra osteria di mare, crudo bar, fast food e boutique del pesce.

Dallo slow food al take-away, dal gourmet al finger eating, nasce la prima Itticheria napoletana. Un «fish point» tra osteria di mare e crudo bar, fast food marinaro e boutique del pesce, cucineria tradizionale e degustazioni a miglio zero: rilettura decisamente contemporanea di ristò e trattoria “local” che ha come obiettivo di riposizionare il prodotto pescato in funzione e relazione diretta con la pesca, il mercato territoriale e l’odierno mestiere del pescatore.

Fulvio Giugliano è l’ideatore di questo progetto evoluto e ponderato di valorizzazione del mondo ittico: dalla materia prima alla professione, fino alla distribuzione, la vendita e il consumo, quindi alla tavola. Fondatore di “Pescato Nostrano”, dal 2015 al 2017 è coordinatore regione Campania di Federpesca, la federazione di Confindustria che si occupa di pesca; nel 2017 e 2018 è coordinatore regione Campania di Impresa Pesca, sezione di Coldiretti. Giugliano ha così avuto l’intuizione più naturale nel suo ruolo ed esperienza, di azzerare la distanza tra pesca e ristorazione, innescandone la trasformazione da mestiere a impresa, estendendo la professionalizzazione del settore nella vendita e la cucina attraverso un branding e non la semplice apertura di un risto-lounge.

Filiera sinergica cortissima e networking dinamico interattivo: pescare-commercializzare il prodotto fresco e trattarlo-cucinarlo-servirlo in un iter spazio/tempo ridottissimo e fortemente orientato verso un’identità professionale (o ancor più imprenditoriale).

Proprio per tutto questo l’Itticheria apre a Pozzuoli, il regno della marineria dei pescatori e degli armatori di imbarcazioni da pesca: una scelta mirata a valorizzare il prodotto campano e tirreno nello scenario che più di ogni altro plaude al mare e ai suoi uomini.

Declinare l’offerta di pesce in forme e costi democratici è un altro importante core del progetto: dalla tavola tradizionale al fish bar, il luogo social e conviviale con aperitivo e finger a base di crudo, il pairing con vini e birre, il grande banco del pescato da vedere-annusare-gustare, fino alla vetrina del take-away all’esterno del locale.

Il menù è affidato alla creatività di Domenico Tromiro, giovane, ma rodato chef di scuola tradizionale ed esperienza ultranazionale: sue le ricerche e le ideazioni, gli abbinamenti e le variazioni sul tema. Piccola anticipazione: i “pescati di gola” che preannunciano irresistibili tentazioni.
Il locale è stato strutturato con un concept di pescheria evoluta, sul quale raccontare il mondo ittico: linee minime, mono-colori inclusivi e riposanti, materiali caldi e complementi dedicati o site-specific, come la linea di decori originali su maioliche realizzate in esclusiva dalla vietrese Solìmene.
Il restyle è del team Allocca-Natali e l’interior Mario Ioimo. Mercoleì 20 giugno è in programma il press lunch con i giornalisti, giovedì 21 giugno l’Opening con il party esclusivo, alle 21.

 

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