Noemi, la preghiera delle mamme della Sanità, anche Salvini in visita al Santobono. I medici: una ferita da guerra, usate munizioni full metal jacket.

Un gruppo di mamme del Rione Sanità di Napoli, appartenenti all’associazione donne Forti Guerriere, sta pregando all’esterno dell’ospedale pediatrico Santobono dove è ricoverata la piccola Noemi rimasta gravemente ferita nella sparatoria avvenuta venerdì pomeriggio in Piazza Nazionale.

La proposta di mettere in atto la preghiera collettiva è circolata di voce in voce e, per ora, sono una trentina le donne che, con ceri in mano, stanno recitando le preghiere per la piccola. Davanti al cancello del nosocomio pediatrico le mamme hanno issato un cartello con la scritta ‘Noemi lottiamo con te’.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è giunto nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, proveniente da Aversa (Caserta), dove è ricoverata la piccola Noemi rimasta gravemente ferita per errore nell’agguato di venerdì scorso a Napoli. Il vice premier è entrato direttamente con l’auto nel nosocomio partenopeo senza rilasciare dichiarazioni.

Era “una ferita da guerra” quella sul corpo di Noemi, giunta venerdì pomeriggio nell’ospedale Santobono dopo che un proiettile le aveva trapassato entrambi i polmoni. Lo ha detto Giovanni Gaglione, primario di chirurgia pediatrica del Santobono, che ha operato nella notte tra venerdì e sabato la piccola estraendole il proiettile calibro 9, del tipo ‘full metal jacket’. Tenuto conto della gravità del quadro iniziale, emerge come elemento positivo – secondo i medici – la stabilità del quadro ematologico. Non ci sono emorragie interne e la bimba non ha avuto bisogno di nuove trasfusioni.

Tuttavia “la situazione rimane critica e la prognosi riservata”, chiarisce Massimo Cardone, primario della terapia intensiva del Santobono. A preoccupare è la situazione dei polmoni, entrambi perforati, e dai quali non è stato possibile rimuovere tutti i microframmenti ossei e del tessuto del vestito. “C’è quindi un rischio di infezioni che stiamo combattendo con una terapia mirata di antibiotico”, sottolinea Cardone. (ANSA)