"Nu Petito dint’’a Scarpetta", secondo “studio” sul grande teatro della nostra tradizione, dal 19 dicembre all'Arcas Teatro.

ZLOCANDINA COMPLETA TONYdi Tonino Taiuti.

Nel primo studio, formatosi una sorte di laboratorio mi sono accorto che naturalmente, senza progettarlo in partenza, avevo operato tra due autori come Petito e Scarpetta un interessante innesto partendo dal primo.

Pulcinella di Petito  era diventato Feliciello  Sciosciammocca di Scarpetta in Tre surice d’into ‘o mastrillo.

L’operazione al quanto azzardata mi è sembrata possibile e stimolante. In effetti questi due autori si sono rincorsi, amati e sacrificati per creare un teatro che ancora oggi risulta straordinario e per me “indispensabile”.  Il Teatro di Petito e Scarpetta è sicuramente alla base di tutto il teatro comico che ha generato negli anni avvenire.

Ora, con il secondo studio – Nu Petito int’’a Scarpetta – vorrei approfondire la ricerca facendo l’inverso. Questa volta è Petito che entra in Scarpetta.

Chiaramente, come nel primo, partendo da questo materiale faremo in modo che diventi un’unica storia dove sarà possibile legare gli innesti con invenzioni e gags che verranno man mano nella fase delle prove. Certo avremmo potuto scegliere di scriverlo noi un copione.  Ma poi ci siamo detti: “Perché aumentare ancora di più d’inutile e faticose scritture la nostra scena?” Come se non bastasse l’inutile inchiostro che già scorre a fiume in tutti i teatri.

E poi non è forse anche quello che facciamo noi una possibile scrittura scenica? Abbiamo deciso allora che sarà meglio affidarsi al grande materiale dei nostri autori. In fondo, è lì che aspetta, disposto a farsi modellare da chi con la propria mente e con il proprio cuore s’immerge nella fatica della messinscena, ricreando pur rispettando chi l’ha inventato nuove possibilità per continuare a ridere e a  sognare.

Tonino Taiuti.

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