Pasquale Squitieri, il ricordo del fratello Nicola.

E’ con grande commozione che ho appreso la notizia della dipartita del Grande uomo Pasquale Squitieri. Si! Veramente Grande per me che l’ho sempre stimato come uomo di grande cultura, grandissimo professionista della regia cinematografica, saggio ed opportuno animatore della vita politica italiana, quella con la P maiuscola, uomo di immensa bontà ed amore per il prossimo. Aggiungo queste mie povere e poche parole a quelle del fratello Nicola, mio grandissimo amico, prima che collega, e stretto nel dolore che mi accomuna ai familiari, ma certamente sentito dai tanti che l’hanno conosciuto, penso di potere affermare anche per tanti che non l’hanno vissuto ma hanno solo sentito parlare di lui, che il nostro passaggio terreno è e sarà solo una piccola espressione che da la possibilità di ricordare nel futuro le gesta di quello che un uomo può fare, mentre la vita continua in eterno. Quell’eternità che il Signore glorificherà in Pasquale.

Giuseppe De Girolamo

Il grande…… fratello

Pasquale: un fratello al quale ho guardato con ammirazione e con affetto sempre saldo attraverso gli anni con una sincera condivisione dei suoi successi artistici ma anche dei suoi momenti più difficili. Più grande di me di ben otto anni, è stato il mio padrino di battesimo. Pasquale è stato una persona generosa: spesso donava al mendicante sotto casa il suo cappotto nuovo e a volte anche quello del padre, a sua insaputa, oppure prestava la sua auto ad un senza tetto per fargli passare la notte al coperto. La nostra casa a Napoli era frequentata quotidianamente dai compagni di scuola dell’Istituto Bianchi, dove le lezioni di filosofia erano tenute dal barnabita Vincenzo Cilento amico di Croce. I rapporti con il padre, Mario, segretario dell’Ordine degli avvocati di Napoli, erano quelli della conflittualità generazionale di sempre. Nostro padre intravedeva in lui doti che avrebbero potuto portarlo sia all’insegnamento universitario, sia alla professione di avvocato penale: infatti gli fece frequentare lo studio del famoso penalista Alfredo De Marsico, e i primi successi non si fecero attendere. Poi Pasquale invitò i genitori al teatro La Fenice di Venezia per assistere allo spettacolo “In memoria di una signora amica” che lo vedeva fra gli interpreti; fu così che tutti capimmo quale era la sua strada. Ma l’esuberanza dell’età giovanile con i problemi ad esso connessi, lo ha portato a fare delle scelte che la nostra famiglia è stata costretta a condividere, come quella di sposarsi in giovane età con una bellissima studentessa diciottenne dalla quale ha avuto tre meravigliosi figli. I suoi interessi spaziavano dallo sport alla cultura: era campione di scherma e collaborava con successo alla terza pagina de Il Mattino diretta da Mario Stefanile. Dopo il suo trasferimento a Roma, Pasquale entrò nella redazione di Paese Sera mentre io a Napoli collaboravo con Il Tempo.  Negli anni più recenti ci siamo trovati su fronti diversi, anche qui in piena condivisione, lui nel mondo del cinema ed io nel settore giornalistico-culturale, entrambi impegnati a difendere le ragioni del nostro Mezzogiorno e in particolare quelle della nostra città di Napoli.

Nicola Squitieri