Si è tenuto ieri a Palazzo Chigi un incontro, presieduto dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per fare il punto sulla definizione del Piano straordinario previsto dal Decreto Caivano-bis e che deve essere finalizzato entro il prossimo 31 marzo, per poi essere portato in Consiglio dei ministri per il suo via libera.
Alla riunione hanno partecipato i Ministri competenti (Piantedosi, Abodi, Foti e Bernini e rappresentanti del ministero per le Disabilità), il Sottosegretario Mantovano, il Commissario Ciciliano, i Sindaci di Roma, Napoli, Rosarno, San Ferdinando, Palermo e Catania, il Vicesindaco di Rozzano, la Commissione prefettizia di Orta Nova e gli amministratori di Sport e Salute e di Invitalia.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha presentato al tavolo di Palazzo Chigi, durante un incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e altri rappresentanti istituzionali, i progetti di smantellamento e riqualificazione del campo rom di Cupa Perillo a Scampia e del rione Berlingieri a Secondigliano. Manfredi ha espresso soddisfazione per la collaborazione con la Presidenza del Consiglio e la struttura commissariale, sottolineando che sono stati individuati interventi significativi per la città e i suoi abitanti.
Riguardo al campo rom di Cupa Perillo, il sindaco ha evidenziato che la questione è di lunga data e che il progetto, che sfrutta risorse precedentemente stanziate ma mai impiegate, faciliterà la ricollocazione delle persone attualmente residenti nel campo. Questo piano complesso, condiviso con il territorio, associazioni e membri della comunità rom, include la sistemazione di circa 300 persone mediante la riqualificazione di beni confiscati, la ricerca di soluzioni abitative alternative, la bonifica di rifiuti accumulati nel corso di 30 anni e la creazione di svincoli di accesso a Scampia, aree verdi e spazi per il rugby.
Per quanto concerne il rione Berlingieri a Secondigliano, costruito negli anni ’60, il progetto prevede la riqualificazione degli edifici con problemi di manutenzione e la realizzazione di strutture pubbliche come scuole, negozi, zone sportive e verdi. Il piano include anche la ristrutturazione della piscina vicina. Complessivamente, sono stati stanziati 60 milioni di euro tra fondi governativi, risorse già assegnate alla Prefettura di Napoli e fondi comunali. Manfredi ha sottolineato l’importanza del dialogo con le comunità e l’utilizzo dei poteri commissariali per affrontare situazioni complesse. Questi progetti fanno parte di un ampio processo di riqualificazione già iniziato con la demolizione delle Vele e lo sviluppo di nuovi alloggi e servizi a Scampia, mirato a migliorare le condizioni abitative e sociali della periferia. Il via libera ufficiale del Governo per i progetti presentati è atteso entro poche settimane per poter avviare rapidamente i lavori.
“A Caivano abbiamo dimostrato che il cambiamento è possibile.” Questo è il concetto che vogliamo espandere a tutte le aree dove la presenza dello Stato è stata debole o ha persino scelto di ritirarsi”.
Così ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante l’incontro a Palazzo Chigi sul Piano periferie, che interessa città come Rozzano, Roma, Napoli, Rosarno, San Ferdinando, Catania, Palermo e Orta Nova. Meloni ha evidenziato l’applicazione del modello Caivano in altre otto realtà grazie al decreto Caivano-bis, con disponibilità di risorse pari a 180 milioni di euro provenienti dai Fondi di Sviluppo e Coesione.
“Abbiamo dimostrato a Caivano che lo Stato, con volontà e determinazione, può mantenere le promesse fatte ai cittadini. In un’area intricata e trascurata per anni, abbiamo rassicurato le persone oneste sulla fiducia nello Stato, assicurando loro il nostro supporto”. Questo è quanto riportato dalle dichiarazioni della premier in merito all’incontro.
Il modello Caivano si focalizza particolarmente sulla riqualificazione delle periferie, soddisfacendo i bisogni concreti delle famiglie e dei giovani. Meloni ha delineato le azioni che si intendono replicare in altri ambiti urbani.
“Questo è solo un assaggio di una strategia più ampia che il governo intende perseguire, come fatto a Caivano, dove ogni ente statale ha contribuito attivamente. Ci impegniamo a portare avanti questo lavoro per affrontare problemi complessi, prova di una politica seria anche di fronte al rischio di insuccesso”.
“La sicurezza e la legalità sono stati prioritari, perché senza di esse non vi è libertà né possibilità di riqualificare o creare benessere. Abbiamo ridato vita a gioie semplici, come parchi per i bambini, asili nido e centri sportivi, spesso negati in passato. Numerosi progetti sono nati o sono in corso, dal polo culturale vicino al ‘Centro Pino Daniele’ al nuovo Campus universitario per gli studenti locali. A Caivano, abbiamo provato che il cambiamento è realizzabile”.
“La nostra sfida, giudicata ardua da molti, è stata affrontata con un lavoro di squadra straordinario, ringraziando ancora una volta ministri, amministrazioni e uffici coinvolti. Giorno dopo giorno, abbiamo costruito il futuro di Caivano.”