Polizia, Coisp: bene dichiarazioni Madia, nei prossimi 10 anni 40.000 poliziotti andranno in pensione.

“Le annunciate nuove assunzioni per il Comparto sicurezza sono un primo passo importante ma che può e deve essere il preludio a impegni di portata ben più ampia considerato che nei prossimi dieci anni perderemo 40.000 poliziotti che andranno in pensione”.

Questo il primo commento di Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo le dichiarazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che ha annunciato le novità che seguiranno la firma del decreto da parte del Consiglio dei ministri che, fra l’altro, da il via ad assunzioni straordinarie di 2.739 unità tra le forze di polizia e i vigili del fuoco.

“Si tratta di un segnale indiscutibile nel senso di un’attenzione del Governo al tema della sicurezza e delle necessità del Comparto – aggiunge Pianese –. E però non si può dimenticare che il blocco del turn over ha prodotto in questi anni effetti nefasti indebolendo gli organici della Polizia di Stato che ha potuto contare su risorse umane sempre inferiori numericamente e oltre tutto di età sempre più elevata. Si tratta di una cosa rispetto alla quale da anni facciamo vibrate denunce, tanto fondate da essere culminate nelle dichiarazioni dei mesi scorsi rilasciate in tal senso dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli. Fare il lavoro di cinque in due non si può, e di fronte a una situazione che ci vede in sofferenza rispetto ai molteplici e complessi servizi da svolgere, è fondamentale che non ci si limiti a singoli e insufficienti interventi. Come sarebbero le annunciate nuove assunzioni di un numero di operatori che, se non pesantemente integrato in futuro, non consentirà certamente di fronteggiare sfide importanti, rispetto alle quali non dobbiamo e non possiamo farci trovare impreparati, continuando piuttosto a garantire il livello di efficienza e di scurezza che ci pregiamo di aver assicurato al Paese fino a qui a costo di sacrifici personali di uomini e donne che non esitano a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma verso cui è doveroso dimostrare l’attenzione necessaria per metterli in condizione di operare al meglio”.

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