Presentato alla BIT il programma estivo del MADRE, evento principale Pompei@Madre. Materia Archeologica.

Pompei@Madre. Materia Archeologica
Estate 2017-Estate 2018 (date in via di definizione)
A cura di Massimo Osanna e Andrea Viliani
Madre-Museo d’arte contemporanea Donnaregina
Via Settembrini 79, Napoli

Con la definizione “materia archeologica” è possibile intendere non solo la disciplina in sé dell’archeologia (dal greco ἀρχαιολογία: ἀρχαῖος, “antico”, e λόγος, “studio”), ovvero la ricerca sulle civiltà antiche attraverso lo scavo, la conservazione, la catalogazione, la documentazione e l’analisi di reperti quali architetture, opere d’arte, manufatti, resti biologici, posti in relazione all’ambiente del loro reperimento. Ma, data la natura frammentaria degli stessi oggetti di studio archeologici, la definizione si presta anche a indicare la complessa relazione che connette fra loro tutti questi elementi, implicando, per esempio, la fusione fra componenti culturali e naturali così come fra le categorie estetiche, o artistiche, e le funzioni d’uso, la teoria e la pratica, le scienze umane e le scienze dure. Un palinsesto che stimola e richiede un approccio multidisciplinare, disponibile anche all’interpretazione e all’invenzione, e aperto quindi all’eventualità dell’errore e al costante aggiornamento delle proprie metodologie e dei propri strumenti.

Il progetto espositivo Pompei@Madre. Materia Archeologica – a cura di Massimo Osanna, Direttore generale, Soprintendenza Pompei, e Andrea Viliani, Direttore generale, Museo Madre – si basa su un rigoroso progetto di ricerca risultante dall’inedita collaborazione fra Pompei, il più importante sito archeologico italiano nonché uno dei più visitati al mondo, e il Madre, il
museo regionale campano d’arte contemporanea.

A partire dal confronto fra le rispettive metodologie di ricerca, ambiti disciplinari e collezioni storiche, Pompei@Madre. Materia Archeologica consiste nello studio delle relazioni fra patrimonio archeologico e sperimentazioni contemporanee, presentando straordinari ma poco conosciuti, e raramente esposti, materiali archeologici di provenienza pompeiana in dialogo con la collezione permanente al primo piano del museo Madre. Ponendosi come collegamento fra questi due possibili estremi, sarà inoltre presentata presso la Sale delle Colonne al primo piano e in alcune sale limitrofe anche una pluralità di opere e manufatti che, nel corso di quasi 20 secoli, hanno rivendicato il valore e l’ispirazione
contemporanei della “materia archeologica”.

Un progetto della durata di un intero anno e articolato in più capitoli (da luglio 2017 a luglio 2018: date in via di definizione) che è concepito e strutturato come una passeggiata fra opere, manufatti, documenti e strumenti di provenienza pompeiana o connessi alla storia delle varie campagne di scavo o ispirati, nel corso dei vari secoli, al mito di Pompei, e le pratiche contemporanee – arti visive e performative, cinema, letteratura, teatro, danza ma anche storiografia, cartografia, paletnologia, antropologia, sociologia, botanica, zoologia, chimica, fisica, biologia, genetica, nonché l’esteso campo delle nuove tecnologie. Nel percorso di visita della mostra saranno esposti soprattutto materiali che documentano la vita quotidiana della città antica, e il ruolo che in essa rivestivano le arti e le scienze. In un confronto che attraversa la storia antica, moderna e contemporanea, il percorso sarà integrato da altri importanti prestiti, fra cui opere dalle collezioni del Museo Nazionale di Capodimonte, che manifestano le affinità non solo fra rispettive metodologie di ricerca, ambiti
disciplinari e collezioni, ma anche e soprattutto fra sensibilità differenti che, a partire dall’eruzione del 79 d.C. e fino ai nostri giorni, hanno permesso a Pompei di continuare ad essere contemporanea, di continuare a mantenere la materia archeologica una “materia contemporanea”.

Al contempo le arti contemporanee sono portate a misurarsi con l’identità storico-culturale, il millenario repertorio iconografico e concettuale espresso dalla “materia archeologica”. Configurando la mostra, in questo senso, come una visita sui generis alla collezione storica del museo Madre, in cui rintracciare la presenza ricorrente di possibili affinità e collegamenti, e scoprire e condividere quanto l’arte contemporanea possa tematizzare e rappresentare archetipi universali rivelando, parallelamente, la costante attualità della “materia archeologica”.

Pompei@Madre. Materia Archeologica fa così affiorare e mette in scena anche le potenziali interconnessioni fra le varie istituzioni culturali campane, esplorandone criticamente le rispettive logiche epistemiche, per proporsi come il possibile catalizzatore di un sistema culturale integrato che delinei percorsi di visita in cui – fra epoche, forme e contenuti differenti – esplorare gli oltre “20 secoli di contemporaneità” di una possibile Campania Felix contemporanea.

Il progetto comprende, infine, a partire dal 2018, la commissione di opere d’arte contemporanea che andranno a costituire – attraverso la progressiva definizione di un metodo di lavoro comune che preveda l’utilizzo di “materie archeologiche” di provenienza pompeiana – la possibile collezione d’arte contemporanea della Soprintendenza di Pompei.

Per maggiori informazioni sulla mostra Pompei@Madre. Materia Archeologica:
Tel. 081.19313016 (lunedì-domenica 10:00-19:00)
Email: ufficiostampa@madrenapoli.it; www.madrenapoli.it