Preso il killer di Antimo Giarnieri, fu ucciso per errore a Casoria.

I carabinieri sul luogo dove un operaio italiano di 60 anni è morto, probabilmente folgorato, mentre stava facendo lavori di manutenzione all'impianto elettrico di una cartiera a Mesola, in provincia di Ferrara, 27 maggio 2020. L'uomo, di Porto Tolle (Rovigo) è morto per arresto cardiocircolatorio, ma probabilmente verrà fatta l'autopsia. ANSA / us carabinieri +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Tommaso Russo, ritenuto dai carabinieri e dalla DDA il killer dell’agguato di camorra scattato a Casoria (Napoli) l’ 8 luglio 2020 durante il quale venne ucciso per errore il 19enne Antimo Giarnieri, è stato arrestato dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli.

Insieme con lui è stato arrestato anche Ciro Sannino, quest’ultimo gravemente indiziato di estorsione aggravata.

I reati contestati dalla DDA ai due indagati, tra i quali figurano, nel caso di Russo, l’omicidio e il tentato omicidio, sono tutti aggravati dal metodo mafioso: il grave episodio di sangue, infatti, secondo gli investigatori, è riconducibile alla “guerra” tra opposte fazioni della criminalità organizzata in lotta per il controllo di una piazza di spaccio, quella del “Parco Smeraldo”, dove si consumò il delitto.

Nel raid vennero sparati 8 colpi di pistola calibro 7.65 contro un gruppo di persone: quattro provocarono la morte dell’ennesima vittima innocente di camorra, Antimo Giarnieri, estraneo alle logiche criminali, mentre un colpo raggiunse C.S. attingeva il soggetto minorenne che fortunatamente scampò alla morte. (ANSA).